Sei stato nominato: il potere della brand mention

Recensioni e commenti online sono uno strumento importante per generare il cosiddetto passaparola in rete e consolidare la presenza del tuo brand online. Ma attenzione, possono essere sia positivi che negativi. Per questo motivo far conoscere un brand online è strategico per ogni azienda e monitorare la percezione che gli utenti ne hanno è fondamentale. Solo in questo modo si riusciranno a lanciare campagne specifiche e ad aggiustare il tiro nel caso in cui strada facendo si commetta qualche errore. Controllare costantemente come viene usato e nominato il proprio brand è di vitale importanza per ogni azienda. E per portare a termine questa missione esiste una serie di strumenti validi. Vediamoli insieme. Che cos’è la brand mention La brand mention è l’azione in cui un brand oppure una impresa sono menzionati, vale a dire nominati online. In che modo? Sotto forma di post sui social media (social mention), blog, siti web, articoli o altri contenuti in rete. In genere, tali citazioni del brand sono pubblicate nel contesto di recensioni, reclami, feedback di clienti soddisfatti, post. Rivestono dunque un ruolo fondamentale per la SEO.  Per un’azienda, quindi, è importante sapere che cosa pensano i clienti del tuo brand e come il mercato valuta la tua offerta. Bisogna prestare soprattutto attenzione ai commenti negativi che potrebbero penalizzare anni di lavoro duro e cercare di “riparare”. Monitorare le menzioni: gli strumenti  Esistono una serie di strumenti, gratuiti e a pagamento, che permettono di monitorare il modo in cui un brand viene menzionato sui social e sul web in generale. Tra questi c’è il classico Google Alert, uno strumento gratuito che ti dà la possibilità di ricevere avvisi via email ogni volta che sono disponibili nuovi risultati per un determinato argomento in Ricerca Google. Ad esempio, informazioni su notizie, prodotti o menzioni del tuo nome. Anche se non sempre riesce a trovare tutte le menzioni, ha il vantaggio di non essere a pagamento e la sua impostazione è davvero semplice e alla portata di tutti. Ma come funziona? Dopo aver inserito la chiave di ricerca nel box si riceverà una e-mail solo quando trova qualcosa attinente alle nostre impostazioni. Ti dà inoltre la possibilità di impostare la lingua di ricerca, le fonti che vogliamo monitorare e geolocalizzare le ricerche per aree geografiche. Fra i tool più completi c’è senza dubbio Mention, un tool completo che permette di monitorare le menzioni di una determinata Keyword o brand in tutto il web, compresi i social network. Inoltre, collegando Mention ai tuoi account social, potrai anche rispondere e condividere contenuti dalla piattaforma stessa. Ricorda sempre che sul web le persone parlano del tuo brand, dei tuoi prodotti o servizi, dei tuoi competitor. Gli utenti parlano di te, quindi non puoi permetterti di ignorare la conversazione: partecipa. Mention prevede un piano free, che permette di configurare un alert e collegare fino a 3 account social, e piani mensili a pagamento.  Non dimentichiamo che abbiamo a disposizione anche Google, per la ricerca di parole. Con la mole di risultati che Google gestisce, però, potrebbe sembrare una impresa impossibile trovare la propria copertura. Può esserti utile ricorrere alla ricerca booleana e ad alcuni trucchi sull’utilizzo di Google per trovare le mentioni del proprio brand. Talkwalker Alerts è un altro servizio che si appoggia su Google dove è possibile impostare nomi, frasi e parole chiave da scansionare.  Buzzsumo, invece, nasce per capire quanto siano interessanti i contenuti pubblicati, ma può essere utilizzato per monitorare la copertura e determinate citazioni. In particolare, puoi tracciare mention e citazioni impostando un avviso per il brand. Inoltre, puoi condividere e amplificare la copertura dall’app e vedere quale parte della copertura è più condivisa o ha avuto più coinvolgimento.  Social MentionOgni volta che qualcuno nomina un prodotto, una persona, un’azienda, un brand o un servizio su una piattaforma social si crea la cosiddetta social mention. Oltre a Mention, esistono anche tool specifici per i Social Media, come Hootsuite che è uno dei più completiprogrammi per il monitoraggio delle menzioni sui social media. Nella versione gratuita permette di monitorare fino a tre profili social, come l’account Twitter, il profilo Facebook (o pagina), l’account Instagram o quello di YouTube. C’è poieClincher che permette una prova gratuita per 14 giorni dopo di che bisognerà acquistare il servizio. Zoho Social è un servizio di tracciamento delle mention utilizzabile esclusivamente per monitorare una pagina Facebook, che non riesce ad analizzare i profili Facebook e a monitorare i post di YouTube. Friends + Me è  il meno conosciuto anche se molto utilizzato nel settore giornalistico, molto probabilmente perché fino ad inizio 2019 era integrato con Google+. Ha una prova gratuita di 15 giorni. Conclusioni La percezione che gli utenti hanno di un determinato brand è un fattore che può influenzare le vendite di un’azienda. Quindi è importante per la stessa azienda promuovere la fidelizzazione dei clienti attraverso una serie di strategie che devono necessatiamente prevedere un monitoraggio costante delle menzioni che circolano in rete. L’utilizzo dei tool messi a tua disposizione saranno un valido aiuto per compiere questa missione. Ricordati che è un tuo diritto-dovere conoscere quello che gli utenti dicono di te in rete e interagire con loro, nella buona e nella cattiva sorte. IL GLOSSARIO DELLA BRAND MENTION Brand mention: La brand mention è l’azione in cui un brand oppure una impresa sono menzionati, vale a dire nominati online.Social mention: È quel processo attraverso il quale un utente nomina un prodotto, una persona, un’azienda, un brand o un servizio su una piattaforma social.

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Il potere delle immagini,
come scaricarle gratis e senza copyright

L’immagine, si sa, è tutto. O quasi. Soprattutto con l’avvento dei social sui quali sempre più spesso si comunica più in modo “visual”, le fotografie assumono una grande valenza. Per non parlare degli scatti da inserire negli articoli del tuo sito web oppure nel tuo blog. Non sempre, però, hai a disposizione tutte le foto di cui necessiti e quindi spesso, pur avendo dei contenuti originali e di qualità, ti manca quel tassello per rendere il tuo prodotto completo: la fotografia. Non devi disperare, però. Sul web esistono una serie di siti che ti permettono di ricercare e scaricare immagini in modo gratuito e senza copyright, per fini personali e anche commerciali. Vediamo insieme quali sono questi validi strumenti che ti semplificheranno la vita.  Come scaricare dai motori di ricerca: Google Immagini Un primo strumento, quello più semplice, da prendere in considerazione è Google Immagini. Si tratta della sezione di Google che ti permette di ricercare le immagini: qui potrai trovare delle fotografie distribuite con licenza Creative Commons oppure di pubblico dominio che potrai “fare tue” e riutilizzarle in progetti personali e commerciali. Dopo aver inserito nella barra di Google il nome dell’immagine che stai cercando, dovrai cliccare sul pulsante Strumenti in basso a destra del campo di ricerca e da lì selezionare Diritti di utilizzo che ti propone una serie di opzioni: non filtrate in base alla licenza, contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche, contrassegnate per essere riutilizzate, contrassegnate per il riutilizzo non commerciale con modifiche, contrassegnate per il riutilizzo non commerciale. L’opzione Contrassegnate per essere riutilizzate ti servirà per trovare immagini da usare liberamente in progetti personali e commerciali, Contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche per le immagini da modificare e utilizzare liberamente in progetti personali e commerciali, quella per il riutilizzo non commerciale solo per progetti personali, mentre l’opzione per il riutilizzo non commerciale con modifiche per immagini che possono essere usate nei progetti personali ma possono anche essere modificate. Non appena avrai trovato lo scatto che fa per te, ti basterà cliccare sulla miniatura e scaricare l’immagine con la voce Salva immagine con nome. Gli strumenti per scaricare immagini gratis e senza copyright Tra i siti web più diffusi per scaricare immagini in modo gratuito senza copyright c’è Pexels, una libreria che raccoglie immagini con licenza d’utilizzo free sia per scopi personali e sia per scopi commerciali. Il sito ti dà anche la possibilità di modificare gli scatti, senza l’obbligo di dover citare l’autore. Per utilizzare questo sito,  non dovrai fare altro che collegarti al alla homepage di Pexels: nell’apposita barra posizionata in alto, digita i termini di ricerca legate all’immagine che intendi trovare e quindi scaricare. Ti compariranno una serie di miniature, quindi non dovrai fare altro che scegliere quella che preferisci, cliccarci su e premere il tasto download gratuito. Il sistema ti dà la possibilità di scegliere una risoluzione diversa, selezionando i formati grande, media e piccola, oppure impostare una risoluzione personalizzata. Tra gli altri siti prestigiosi che ti danno la possibilità di scaricare immagini gratis, c’è Pixabay. Come funziona? In modo davvero semplice e intuitivo. Collegati alla pagina principale del sito e inizia subito con una ricerca nella barra al centro dello schermo. Una volta che ti troverai davanti i risultati della ricerca, potrai filtrare le immagini trovate dal servizio e scegliere se visualizzare solo le foto, le immagini vettoriali o esclusivamente le illustrazioni. Il sito ti dà anche la possibilità di scegliere immagini verticali, orizzontali  e immagini appartenenti a una determinata categoria. Non appena avrai trovato l’immagine che preferisci, dovrai semplicemente cliccare sulla miniatura e premere download gratuito. Gli strumenti per scaricare immagini gratis per uso commerciale Se hai l’esigenza di scaricare immagini gratis da utilizzare per i tuoi progetti commerciali, non disperare perché hai a disposizione una serie di strumenti che ti daranno una mano in tal senso.  Fra i siti fotografici più noti a livello mondiale c’è senza dubbio Flickr, dove puoi scegliere tra una mole di foto da utilizzare per fini personali e commerciali, in base alla licenza d’uso impostata dal fotografo. Non appena avrai effettuato la tua ricerca dalla barra, devi cliccare sulla voce Qualsiasi licenza e fare la tua scelta. Se intenti trovare foto da utilizzare liberamente solo per fini personali, dovrai cliccare su Tutte quelle relative a Creative Commons, mentre Uso commerciale consentito, di darà la possibilità di utilizzarle  con fini commerciali. Il sistema ti dà anche la possibilità di modificare le immagini in base alle tue esigenze. Per fare ciò, ti basterà scegliere la voce Modifiche consentite se utilizzerai gli scatti a scopo personale, mentre Uso e modifiche commerciali consentite da riutilizzare anche in ambito commerciale. E come procedere al download? Basta selezionare la miniatura, cliccare sulla freccia bianca collocata in basso a destra e scegliere la voce Visualizza tutte le dimensioni, nel riquadro che viene mostrato. Subito dopo bisogna cliccare sulla voce Originale, e salvare la foto, facendo clic destro su di essa e scegliendo la voce Salva immagine con nome. Altra valida scelta a tua disposizione è Unsplash, un sito Web che contiene un vasta scelta di immagini utilizzate per scopi personali e commerciali.  Puoi collegarti alla sua homepage e ricercare ciò che ti serve nella barra. Anche in questo caso i risultati ti compariranno sotto forma di miniatura sulla quale dovrai cliccare e premere il tasto Download free.  Conclusioni Sul web esistono numerosi siti che contengono una vasta raccolta di immagini da poter essere utilizzate in modo gratuito e senza copyright già “pronte” oppure con la possibilità di modificarle per uso personale e commerciale. L’unico aspetto sul quale prestare attenzione ossessiva è studiare bene le condizioni di utilizzo, le licenze legate a quel particolare scatto per non violare le norme che regolano il copyright.  IL GLOSSARIO DELLE IMMAGINI Copyright: Il copyright è il diritto d’autore che si abbrevia con questo simbolo © e ha l’obiettivo di tutelare le opere dell’ingegno. Creative Commons: Una Licenza Creative Common (CC) può essere utilizzata quando un autore concede ad altri il diritto di utilizzare oppure modificare un’opera che lo stesso autore ha creato.

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WhatsApp Business,
due nuove funzioni per gestire i tuoi affari

Sapevi che WhatsApp è un valido strumento di marketing? Nel mondo sono più di 50 milioni gli utenti che lo utilizzano nella sua versione Business. Proprio qualche giorno fa, la piattaforma di messaggistica istantanea ha introdotto due nuove funzioni che consentiranno di semplificare l’avvio delle chat e la condivisione del catalogo prodotti. Ma prima di analizzare nello specifico le due novità, vediamo come funziona questo strumento, molto utile soprattutto alle piccole imprese, perché ha l’obiettivo  di dare alle aziende la possibilità di restare in contatto con i propri clienti. Scaricare e configurare WhatsApp Business L’applicazione è disponibile sia per Android che per iPhone, quindi non ti resterà altro da fare che scaricarla dallo store. Potrai facilmente individuarla perché si presenta con il simbolo di un fumetto che al centro ha una B. Dopo averla scaricata e avviata, per utilizzarla è necessario configurare il proprio numero di telefono nell’app. Puoi utilizzare anche il numero di telefono fisso della tua azienda e puoi usare sia WhatsApp che WhatsApp Business sul tuo dispositivo allo stesso tempo. Ovviamente ognuna delle due applicazioni dovrà essere collegata a un numero di telefono diverso. In pratica, due applicazioni, due numeri. Prima di concludere la configurazione, è necessario indicare il nome della tua attività nella sezione Info dell’attività e la categoria dell’attività. Adesso, sei pronto per partire e utilizzare la versione Business dell’applicazione di messaggistica istantanea.  Come funziona Non appena avrai ultimato la configurazione del tuo numero aziendale, potrai accedere alla schermata principale, vale a dire la chat, che funziona come quella del WhatsApp tradizionale.  La differenza sostanziale tra quest’ultimo e WhatsApp Business è la presenza di alcune funzionalità aggiuntive permettono di interagire coi clienti in modo semplice. Vai a Impostazioni attività per personalizzare alcune impostazioni relative al tuo profilo su WhatsApp Business. Sulla voce Profilo puoi modificare tutti i dati che si riferiscono alla tua attività: indirizzo, categoria e descrizione. Inoltre, potrai impostare gli orari di apertura, indicare l’indirizzo email e il sito web della tua azienda. Sempre in Impostazioni attività, puoi fare tap su Messaggio d’assenza, Messaggio di benvenuto e Risposte rapide. Attivando il primo potrai impostare un messaggio automatico che sarà inviato alle persone che ti contatteranno su WhatsApp Business quando non sei disponibile e potrai personalizzare il messaggio inviato. Potrai inviare alle persone che ti contattano per la prima volta su WhatsApp Business un messaggio di benvenuto. Mentre le risposte rapide sono dei collegamenti veloci che ti permettono di inviare un testo personalizzato che scrivi di frequente ad esempio “grazie”.  Le nuove funzioni: avviare chat con qr code e il catalogo prodotti e servizi Abbiamo accennato poco fa quali sono le recenti novità introdotte dalla piattaforma. La prima è la possibilità di avviare una chat tra azienda e cliente attraverso un qr code da esporre in vetrina oppure da riportare sulla confezione dei prodotti. Ma come funzionava prima? Quando ci si voleva collegare a un’attività su  Whatsapp Business bisognava aggiungere in modo manuale il numero di telefono alla propria lista contatti. Ora basterà inquadrare il codice e scannerizzarlo attraverso la fotocamera del proprio smartphone. Non appena avrai eseguito la scansione, si aprirà una chat con un messaggio automatico attraverso il uqale potrai iniziare una conversazione per richiedere informazioni o assistenza o visionare il catalogo di prodotti e servizi.  L’altra novità  riguarda proprio i cataloghi di prodotti e servizi, uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende che utilizzano WhatsApp Business. Anche chi non ha un sito web, con questo strumento può mostrare prodotti e servizi ai propri clienti. Attraverso un link si possono condividere i singoli articoli e l’intero catalogo: da una parte le aziende potranno integrare il catalogo all’interno del proprio sito web oppure condividerlo sui socia, dall’altra i clienti potranno inviarlo ai propri contatti su WhatsApp o attraverso altre applicazioni. E come funzionano questi link? Basta aprire una chat nell’applicazione WhatsApp Business, toccare l’icona dell’allegato accanto al campo di testo e selezionare i prodotti o servizi da condividere. Conclusioni L’utilizzo di WhatsApp Business è cresciuto in modo notevole. Basti pensare che sono più di 50 milioni gli utenti che non riescono a farne a meno. E la piattaforma di Mark Zuckerberg sembra non deludere le aspettative degli utenti lanciando novità su novità. E le ultime due funzioni lanciate di recente e testate in Brasile, Paese dove si utilizza molto la app di messaggistica istantanea, ne sono la conferma. WhatsApp Business, senza dubbio, è uno strumento utile per creare un legame, un contatto tra azienda e cliente, e dunque una opportunità per chi fa business che non va sprecata. IL GLOSSARIO DI WHATSAPP BUSINESS Qr Code: Quick Response Code, è un codice a barre bidimensionale, ossia a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema bianco di forma quadrata, utilizzato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite uno smartphone.WhatsApp: È un’applicazione gratuita di messaggistica istantanea. 

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Dal content al social media: strategie di digital marketing

Intercettare il proprio pubblico, nel posto giusto e al momento giusto. È questo l’obiettivo del marketing che oggi ha anche una sua vita digitale. Infatti tutte le attività di marketing che utilizzano canali web per arrivare al consumatore costituiscono il cosiddetto Digital Marketing. Di che cosa si tratta? Vediamolo insieme. LEGGI | Le migliori strategie di marketing online Ottimizzare un sito web: Search Engine Optimization (SEO) Sicuramente avrai sentito parlare tantissime volte di SEO, ma non sai esattamente di che cosa si tratta e come funziona. È il processo di ottimizzazione per un sito web, che ha l’obiettivo di posizionarlo tra i primi risultati dei motori di ricerca. Con una buona ottimizzazione, così, il tuo sito potrà subito essere intercettato dagli utenti online che potranno convertirsi in tuoi clienti. In genere si fa una distinzione tra On page SEO che  punta sull’ottimizzazione di tutti i contenuti  visibili sulle pagine del tuo sito. In che modo? Attraverso un’analisi preventiva delle parole chiave è possibile creare dei testi che rispondano alle domande dei lettori e posizionarti tra i primi risultati di ricerca; Off page SEO, invece, riguarda le attività svolte fuori dalla pagina, come i backlink, vale a dire i link in entrata; SEO tecnico che si concentra sul backend del tuo sito, su tutto quello che non si vede, come la compressione delle immagini e il modo in cui sono nominate, la costruzione degli indirizzi URL. LEGGI | Link Building, perché è così importante per la SEO  Creare contenuti: Content marketing Nel content marketing rientra la creazione, la distribuzione e l’analisi dei contenuti, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio. Di quali contenuti si tratta? Innanzitutto, ci sono i post del blog. Scrivere e pubblicare articoli sul tuo “diario” ti darà una grossa mano a dimostrare la tua competenza nel settore e quindi a generare traffico organico. Puoi inoltre ricorrere a ebook, vale a dire libri in formato digitale o, ancora, a infografiche che hanno la capacità di dare subito informazioni agli utenti. E poi ci sono i video, la cui elaborazione di sicuro richiede un po’ più di tempo ma il potere di richiamare l’attenzione degli utenti è enorme e quindi ne vale davvero la pena. Da Facebook a Instagram: social media marketing Nel social media marketing rientrano tutte quelle tecniche che promuovono il tuo brand, i tuoi prodotti o servizi attraverso i social network. Quelli che le aziende utilizzano sono soprattutto i “luoghi” virtuali dove gli utenti trascorrono più tempo: Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, Snapchat, YouTube. Ognuno di questi canali ti darà la possibilità di utilizzare delle funzionalità per raggiungere gli utenti e provare a convertirli in clienti. LEGGI | Investire nel social media marketing  | Strategie per creare una campagna pubblicitaria su Facebook | Instagram, come funziona la pubblicità sul visual social | Come creare una social media strategy vincente  Inserzioni a pagamento: Campagne Pay Per Click (PPC) Con questo tipo di campagne, puoi portare traffico sul tuo sito grazie ad inserzioni del motore di ricerca. In pratica funziona così: quando un utente clicca sull’inserzione a pagamento, viene contato un click sul link della tua pubblicità. Tra gli strumenti PPC più diffusi ci sono Google Ads e Facebook Ads.  Pagare i risultati: l’Affiliate Marketing Con l’Affiliate Marketing l’inserzionista paga esclusivamente per i risultati generati dal programma di affiliazione in base agli obiettivi da lui stesso stabiliti. Quindi se promuovi prodotti o servizi di altri attraverso i tuoi canali, ricevi una commissione. Invece, puoi avere degli affiliati, che guadagnano una commissione per ogni prodotto che riusciranno a vendere. In sostanza si paga la vendita e non lo spazio. Dove possono essere postati i link affiliati? Su account social, in articoli di blog, all’interno di video. Le “lettere” ai clienti: l’Email marketing È una delle forme di marketing più diffuse che permette alla tua azienda di restare in contatto con il proprio pubblico e promuovere attività e offerte attraverso delle semplici mail che possono essere di benvenuto ai tuoi nuovi clienti, sottoscrizione al blog tramite newsletter e invio di articoli, promozioni verso i tuoi prodotti o servizi, programmi fedeltà. Conclusioni Dai social network all’email marketing. Oggi sono numerosi gli strumenti che permettono di raggiungere gli utenti e convertirli in clienti. Ricorda che anche online devi avere bene in mente quali sono i tuoi obiettivi e chi è il tuo target. Pertanto, redigere un piano editoriale sarà il primo passo da compiere per fare il tuoi ingresso nel mondo digitale e posizionarti nel migliore dei modi. LEGGI | Come progettare un digital business vincente  IL GLOSSARIO DEL DIGITAL MARKETING Backlink: Un link in entrata è un collegamento ipertestuale che punta a una determinata pagina web. È chiamato anche incoming link, inbound link, inlink, o inward link.Pay per click:  È una modalità di acquisto e pagamento della pubblicità online attraverso la quale l’inserzionista paga una tariffa soltanto quando un utente clicca effettivamente sull’annuncio pubblicitario.

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Tik Tok for business,
nuove opportunità per aziende e marketer

Disponibile in 75 lingue e per oltre 150 mercati, TikTok for business è la piattaforma globale lanciata, appena qualche settimana fa, per le «soluzioni di marketing attuali e future dei brand». La new entry in casa TikTok è stata presentata con il pay-off «Don’t make ads, make TikToks», vale a dire «Non fare annunci, fai TikTok». Intuitiva, leggera e divertente, l’app TikTok sta conquistando sempre di più il web e numerosi marketers non possono fare a meno di includerla nelle proprie strategie. Lanciata nel 2016, è diventata popolare soprattutto tra i giovanissimi, catturando anche una buona fetta del pubblico adulto. Si tratta di una piattaforma social che riguarda i contenuti generati dagli utenti, ma differenza di Facebook, Instagram, Twitter e altri social network, TikTok non ruota intorno alle persone che già segui: va soprattutto alla scoperta di nuovi contenuti. I creator possono condividere video verticali in loop, di lunghezza compresa tra 15 e 60 secondi. Un ampio toolkit di editing, con una matrice di filtri ed effetti, e una vasta libreria musicale danno la possibilità agli utenti di creare dei contenuti davvero simpatici. E adesso con la versione “For business” si arricchisce di nuove funzionalità. LEGGI | TikTok, l’app che ha rivoluzionato il mondo Tik Tok for Business: gli obiettivi Come sottolineato da Katie Puris, Managing Director, Global Business Marketing TikTok, oggi con TikTok For Business gli uffici marketing avranno a disposizione nuovi strumenti per farsi scoprire e connettersi con le community. Si potranno raggiungere una serie di obiettivi.– Crescita oltre che creatività: per il marketing, oltre che una destinazione imperdibile, TikTok è anche una piattaforma con un potenziale di crescita da valorizzare, basata sull’intrattenimento, che offre sia agli utenti sia ai brand gli strumenti giusti per raccontare la loro storia. – Vista, suono, movimento: con TikTok, il marketing può sfruttare il contesto dei dispositivi mobili, a cominciare dai suoni. E le opportunità di utilizzarli sono molte: musica, effetti sonori, playback, reazioni e molto altro. – Una community inclusiva e partecipe: la ragion d’essere di TikTok è “stare insieme”. Un’opportunità originale per gli esperti di marketing di creare qualcosa che diventa parte della nostra community. Su TikTok, le persone possono farsi coinvolgere e ispirare così tanto da una campagna di marketing da crearne una loro versione. E i brand possono sperimentare dal vivo l’impatto della loro campagna sulle persone.– Conoscenza e cultura per tutti: TikTok è una piattaforma aperta, dove può farsi scoprire chiunque, e qualunque brand. Su TikTok si conoscono cose nuove ogni giorno, in modo aperto e inclusivo. – Soluzioni semplici e senza intoppi: i prodotti di TikTok portano risultati su tutti i marketing touchpoint e consentono uno storytelling ricco e immersivo. Video impeccabili, a tutto schermo, video nativi nell’esperienza dell’utente. Lavorando con molte terze parti leader del settore, stanno inoltre sviluppando una suite di soluzioni di misurazione. Il più recente effetto di realtà aumentata per i brand, Branded Scan, è un nuovo prodotto che consente agli utenti di vivere un’esperienza di realtà aumentata con qualsiasi brand. Perché i brand dovrebbero prestare attenzione a TikTok Se il tuo target demografico include anche la cosiddetta Generazione Z (ovvero i nati fra il 1997 e il 2000), dovresti pensare di approdare su questo social con il tuo brand. Ma comunque, anche se il tuo marchio si rivolge a una fascia di età diversa, gli adolescenti riescono a essere, in modo naturale, talent scout delle novità. Il content marketing è fra le strategie di marketing che si possono usare su TikTok che è un social veloce, immediato e di intrattenimento. Sulla piattaforma puoi sponsorizzare i contenuti e inserire link cliccabili con  TikTok Ads . Vediamo in che modo. Promuovere il tuo brand con le TikTok Challenge Queste sfide divertenti possono essere utilizzate dai brand per promuovere i propri contenuti e prodotti, adattandole alle specifiche esigenze. Fra gli esempi più illustri, c’è la challenge utilizzata da Jimmy Fallon sulla NBC intitolata #tumbleweedchallenge, dove chiedeva agli utenti di girare e condividere un video mentre si rotolavano in luoghi insoliti. In pochissimi giorni l’hashtag è stato utilizzato più di 8mila volte ottenendo oltre 10 milioni di interazioni, determinando così il più grande successo mai visto per una challenge. Le aziende possono sponsorizzare le proprie hashtag challenge per migliorare la Brand Awareness, incrementando views e interazioni. Realizzare la demo di un nuovo prodotto con i video di TikTok Questo strumento ti può dare una grossa mano per creare delle semplicissime demo, ovvero dei brevi video dimostrativi. I video che utilizzano features interessanti o offronospunti innovativi potrebbero potenzialmente diventare virali, aumentando la visibilità del prodotto e di conseguenza le tue vendite. Utilizzare TikTok e la funzione di Brand Takeover Si tratta di una pubblicità inserita nel flusso di video degli utenti, sotto forma di video o immagine statica), che ha l’obiettivo di invitare gli utenti a visitare una landing page o una hashtag challenge. Caratteristica di questa funzione è l’aspetto esclusivo, poiché il takeover viene ad assegnato ad alcuni brand selezionati ogni giorno. Tra gli esempi di brand che hanno dato vita ad Hashtag challenge di successo c’è Guess che con #InMyDenim invita gli utenti a vestire un capo della nuova linea e a filmarsi in posti interessanti.  L’elenco dei marchi su TikTok include Nike, Fenty Beauty e Apple Music. Sony e RedBull, per esempio, sono stati i primissimi brand ad utilizzarla come inserzionisti.  Con oltre 2,5 milioni di followers e l’introduzione dell’hashtag #GivesYouWings, RedBull ha dato il via alla condivisione di numerosi video a contenuto sportivo, per spronare i propri followers a sfide avventurose. Sono diversi gli editori, come The Washington Post e Dallas Morning, che hanno aperto il proprio account su TikTok dando il via ad una vera e propria rivoluzione sul mondo dei social. TikTok continua quindi a catturare ogni giorno nuovi utenti. Un successo destinato a crescere che cambierà anche le strategie di marketing aziendale. IL GLOSSARIO DI TIK TOK Brand Awareness: È il grado di conoscenza della marca da parte del pubblico. Challenge: Sono “sfide” che vengono lanciate da TikTok stesso e che coprono una vasta gamma di argomenti e temi, come ballo, recitazione, cucina, sport. Hashtag: È

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Rispondi al tuo pubblico con Answer The Public

Quando scrivi contenuti online, oltre alla forma, alla qualità e all’originalità, dovresti pensare che cosa il tuo utente desidera, se può considerare il tuo prodotto utile o meno. Per questo motivo, hai bisogno di strumenti che ti indirizzino in tale direzione, strumenti preziosi per chi si occupa di Seo Copywriting e Content Marketing. Tra questi c’è Answer The Public che ti darà una grossa mano nella tua missione. Ne avevi mai sentito parlare? Vediamo insieme cosa è e come funziona. Che cos’è Answer The Public Si tratta di un Seo tool gratuito che dispone  anche di una versione a pagamento, davvero utile a chi scrive contenuti per il web e intende ottimizzarli. Che cosa ha di differente rispetto agli altri strumenti? Sicuramente quella di mostrare, come risultato della nostra ricerca, le domande fatte dagli utenti a Google quando digitano la keyword che noi stessi abbiamo inserito nel tool. Questo significa che le domande possono essere trasformate in potenziali titoli e sottotitoli da usare per i tuoi post. Answer The Public, quindi,  mostra chiaramente quello che è il contesto in cui vengono cercate alcune parole chiave. In pratica, in questo modo puoi conoscere quelle che sono le risposte di cui la tua audience ha bisogno e quindi puoi creare dei testi cuciti su misura, quasi personalizzati. Puoi dunque arricchire il tuo blog di post che la tua audience ritiene utili e quindi tenderà a leggerli e condividerli. Tutto questo contribuirà a portare traffico al tuo sito aziendale il cui obiettivo è quello di vendere prodotti o servizi. Attraverso grafici circolari, questo strumento permette di elencare tutte le informazioni relative ai suggest di Google, vale a dire il suggerimento di termini o frasi iniziando dall’inserimento dell’utente di una parola o frase. I grafici sono organizzati attraverso una serie di combinazioni, quali domande, preposizioni, comparazioni, correlate e ordine alfabetico. Il vantaggio principale di Answer The Public sta nel fatto che dà risultati basati su un approccio discorsivo: agisce con le cosiddette long tail keyword o keyword a coda lunga, che sono la combinazione di tre o più parole chiave che permettono di arrivare ai primi posti  su Google per un determinato argomento.  Come funziona Answer The Public Innanzitutto, per usare Answer The Pubblic, collegati alla pagina principale del sito web. Nella barra in cui c’è scritto “Enter your keyword & he’ll suggest content ideas in seconds” potrai digitare una parola chiave che può essere sia una keyword generica sia una long tail keyword. Seleziona la tua lingua e clicca su “Get Questions” per ottenere la risposta in pochissimi istanti. Potrai notare subito che l’esito della ricerca è suddivisa in cinque categorie e ognuna di esse presenta risultati sia in forma grafica sia all’interno di tabelle per permetterti di visionare i dati nel modo in cui preferisci di più. Questi risultati, inoltre, possono essere scaricati sia in CSV e trasferiti in Excel sia salvati come immagine.Prima categoria: contiene le domande degli utenti e si presenta sotto forma di una ruota. Al centro è posizionata la keyword che hai scelto e da ogni raggio parte una serie di domande che gli utenti digitano sul motore di ricerca. Le domande iniziano tutte così: cosa, chi, quale, dove, come, perché, quando, siamo e sono. Si tratta di suggerimenti presi da Google e Bing per quanto riguarda gli argomenti già cercati dagli utenti e quelli che con ogni probabilità saranno cercati in futuro. Se clicchi su ogni domanda, ti verrà mostrata la SERP per vedere quali articoli sono già posizionati su Google per quel determinato argomento. Le domande degli utenti sono utili perché offrono suggerimenti preziosi per i titoli o sottotitoli dei tuoi post. Seconda categoria: è quella delle preposizioni, vale a dire per, senza, a, come, con, vicino e contro. E a che cosa servono le preposizioni? Sono utili a far capire qual è la relazione tra l’argomento che tratti e l’intento del lettore.  Terza categoria: mostra le comparazioni, i confronti. Troverai questi termini: vs, o, contro, che ti permetteranno di capire con che tipo di comparazioni gli utenti interrogano il motore di ricerca. Quarta categoria:  mostra le correlate della tua keyword in ordine alfabetico. Ogni lettera ha una tabella in cui sono presentati i risultati.  Quinta categoria: è quella in cui vengono presentate tutte le correlate della focus keyword che hai indicato.  Una volta visionati i risultati della ricerca, puoi scegliere a quali domande rispondere. Se inserisci la keyword nella barra di ricerca puoi vedere quanti utenti hanno già risposto alla domanda in questione. Nel caso in cui le risposte siano limitate significa che il post che scriverai avrà buone probabilità di soddisfare un bisogno informativo dell’utente. Un contenuto più nuovo, inoltre, cattura l’attenzione degli utenti in misura maggiore. Nel caso in cui ci siano già molti articoli e alcuni pubblicati di recente, è meglio puntare su una domanda meno competitiva. IL GLOSSARIO DI ANSWER THE PUBLIC Google Suggest: È una funzione del motore di ricerca che dà suggerimenti quando le persone inseriscono delle parole nella casella. Long Tail Keyword: O keyword a coda lunga, sono la combinazione di tre o più parole chiave che permettono di posizionarsi ai primi posti su Google per un determinato argomento. 

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Link Popularity,
ottieni visibilità per il tuo sito web

Da tempo ormai hai aperto il tuo sito web e, nonostante sia ottimizzato, abbia una struttura SEO oriented e sia pieno di contenuti di qualità, devi fare i conti con una realtà molto frequente: il sito web non riesce a essere posizionato tra i primi posti nei motori di ricerca. Per ottenere risultati migliori, con ogni probabilità, devi far crescere la tua link popularity. Ne avevi mai sentito parlare? Vediamo insieme di che cosa si tratta. Che cos’è la link popularity È un’attività Seo che ha l’obiettivo di aumentare il numero e la qualità dei link in entrata, “backlinks”, a un determinato sito web. Come confermato più volte da Google, la link popularity è uno dei fattori che influenzano in modo notevole il posizionamento del sito. In pratica, più un sito è ritenuto fonte di informazioni affidabili grazie ai link in ingresso, più alto sarà nella classifica del motori di ricerca. Google ha dichiarato che i link in ingresso al sito non devono essere forzati ma essere naturali per non sortire l’effetto contrario ed essere penalizzati. Che cosa significa questo? Rischiare di scomparire dai risultati di ricerca per le parole chiave correlate al proprio business. Vediamo dunque che cosa bisogna e che cosa non bisogna fare. LEGGI | Il potere dei backlink Come fare link popularity Non per scoraggiarti, ma aspettare che piovano dal cielo dei link spontanei ai tuoi contenuti è un po’ un’utopia. Quello che puoi fare in prima battuta è prestare attenzione a due aspetti fondamentali: la proposta dei contenuti e la loro promozione  in modo corretto. Per gestire la tua link popularity, prima di tutto devi chiederti chi è il tuo target, a chi devi indirizzarti per promuoverti. Ad esempio, se hai un ristorante e tra i punti di forza della tua attività c’è il cibo per vegetariani, il tuo target può essere rappresentato dagli amanti di food e dai vegetariani.  Dopo aver trovato il tuo target, ti spetterà un compito molto arduo: realizzare un contenuto interessante e che sia utile alla community. Qualcosa che spinga gli utenti a condividere, proprio perché la link popularity si basa sulla condivisione. Arriva poi il momento di proporre il contenuto al tuo pubblico. Potresti  scrivere un’email  alle persone che gestiscono il sito web su cui vorresti pubblicare il tuo contenuto, presentandoti e spiegando come questo contenuto possa aiutare lui e interessare gli utenti del suo sito web. Qualcuno non sarà interessato, qualcuno non ti risponderà, mentre altri potrebbero far partire delle collaborazioni con te.  Ricorda che il sito che linka deve essere in tema con il sito linkato, è meglio che il link è meglio sia nel corpo del testo invece che nel footer o in altri spazi dedicati allo scambio link, il sito che linka non deve essere penalizzato ma deve essere posizionato molto bene. LEGGI | SEMrush, come migliorare la tua visibilità online Che cosa non fare  Presta molta attenzione anche a quello che non devi fare. Prima di tutto, non comprare mai link o pacchetti di link, poiché Google sa bene chi vende e chi acquista link. Inoltre, se pensi che, dopo aver scritto un articolo con qualche link e averlo pubblicato su varie piattaforme, il tuo sito abbia degli effetti positivi, ti sbagli di grosso perché anche in questo caso Google sa che è l’azienda stessa a condividere online i propri contenuti, pertanto quei link avranno un valore pari a zero.  Invece, nel caso in cui tu decida di chiedere dei link in cambio di link, devi sapere che rischi di essere segnalato da Google come sito che fa scambio link e finisci per essere penalizzato. LEGGI | Link Building, perché è importante per la Seo Conclusioni Realizzare una buona campagna di link building è una cosa che richiede tempo. Infatti i motori di ricerca non considerano solo la quantità di link che un sito riceve, ma valutano anche altri fattori come la qualità, l’autorevolezza, la pertinenza, l’univocità e la diversificazione di provenienza. Dedica quindi del tempo alla sua progettazione, poiché i risultati, se positivi, ti porteranno a un incremento della visibilità sui motori di ricerca. IL GLOSSARIO DELLA LINK POPULARITY Backlink: È un collegamento ipertestuale che punta a una determinata pagina web. Viene chiamato anche incoming link, inbound link, inlink, o inward link. Link Popularity: È un’attività Seo che ha l’obiettivo di aumentare il numero e la qualità dei link in entrata, “backlinks”, di un sito web Seo: Search Engine Optimization, definisce tutte le attività di ottimizzazione di un sito web per migliorarne il posizionamento nei risultati organici dei motori di ricerca.

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Article marketing,
promuovere un brand con i redazionali

Per pubblicizzare il tuo brand o la tua azienda, hai bisogno di promuovere sul web i contenuti che realizzi, affinché raggiungano un ampio numero di utenti, con l’obiettivo che si convertano in clienti. In tale contesto si inserisce l’Article Marketing, quella branca del web marketing che consiste nello scrivere articoli redazionali da pubblicare su diverse pagine web per incrementare il traffico in entrata e la popolarità del tuo sito. Ne avevi mai sentito parlare? Scopriamo insieme tutti i dettagli.  Article Marketing: i vantaggi Ma quali sono i benefici che l’article marketing ti può dare in termini di visibilità? Innanzitutto, il fatto di pubblicizzare i tuoi prodotti su altri siti contribuisce a incrementare il traffico di visitatori verso il tuo sito. Questo è un modo per aumentare anche la tua reputazione online e la link popularity. La prima riguarda tutto quello che la community della rete pensa e dice di te, mentre la link popularity è la quantità di link che rimandano al tuo sito e che possono influire sul posizionamento dello stesso sui motori di ricerca. Obiettivo dell’article marketing è dunque quello di direzionare il traffico sul tuo sito web. Non fare però l’errore di focalizzarti solo su link e keywords, perché Google valorizza i contenuti di qualità, quelli che hanno più probabilità di essere condivisi sul web proprio perché ritenuti interessanti. Saranno infatti i contenuti interessanti a essere considerati più autorevoli e faranno crescere la reputazione del tuo brand. Ricorda che il contenuto del tuo articolo deve essere riprodotto su siti che trattano argomenti simili o che siano in linea con quanto stai promuovendo. Soltanto in questo caso, infatti, si otterrà un backlink che sia valido da un punto di vista qualitativo.   LEGGI | Link Popularity, ottieni visibilità per il tuo sito web | Il potere dei backlink | Link building, perché è così importante per la SEO  Article Marketing: quali regole seguire Per rendere efficace la tecnica dell’Article Marketing è necessario seguire una serie di regole: prendi nota di che cosa puoi fare e che cosa invece no. Evitare contenuti autopromozionali: Quando leggono i tuoi articoli, i lettori non devono capire che si tratta di contenuti pubblicitari perché sono già bombardati in ogni momento su tutti i canali. Tu pensa a costruire un testo ad hoc, ricco di contenuti, che ruoti attorno al messaggio promozionale inserito “tra le righe”. Aumentare il traffico: Fare article marketing non deve essere una cosa fine a se stessa. La pubblicazione dei tuoi contenuti deve andare in direzione della link popularity e del miglioramento della tua reputazione.  Come giù accennato poco fa, quando si parla di link popularity, s’intende il numero di link inseriti nelle pagine che rimandano al nostro sito. Quindi l’article marketing si rivela come uno strumento importante per posizionarsi ai primi posti nella classifica di Google.  Parole d’ordine, qualità e originalità: Non ci stancheremo mai di sottolineare che la prima regola da seguire nella stesura dei contenuti è quella di seguire la qualità. E quando si parla di qualità non ci si riferisce solo ad un testo ben strutturato da un punto di vista della forma, ma anche a dei contenuti ben approfonditi, che suscitino l’attenzione del lettore. Ovviamente contenuti che devono necessariamente ottimizzati in ottica Seo.   LEGGI | Come scrivere articoli Seo coinvolgenti per vendere  | Originalità e qualità: scrivere un articolo Seo per un blog SEO, la tua bussola: Armati quindi di tantissima pazienza e ricerca le parole legate al tuo contenuto. Non inserire parole chiave a caso, ma ricorda che una keyword può sia generare volume che risultare perfettamente inutile. Non disperare, però. Esistono diversi  SEO tool che ti daranno una grossa mano a individuare le parole chiave più diffuse.    LEGGI | Rispondi al tuo pubblico con Answer the Public | SEMrush, come migliorare la tua visibilità online  Scrivere con semplicità: Qualità sì ma anche semplicità perché tutti i tuoi lettori devono comprendere ciò che stai scrivendo. Quindi fallo in modo chiaro, senza utilizzare periodi lunghi, senza ricorrere alle ripetizioni, e soprattutto fornisci tutte le informazioni necessarie a far capire a chi ti legge ciò che vuoi comunicare. Conclusioni L’article marketing è sicuramente una tecnica efficace sul web per promuovere i prodotti e i servizi della tua azienda. Se vuoi intraprendere questa strada, per portare traffico al tuo sito web, ricorda sempre di seguire quelle semplici regole che ti permetteranno di scrivere un redazionale di qualità. Un articolo ricco di contenuti informativi, originale e che non faccia intuire al tuo destinatario che si tratta di pubblicità.  IL GLOSSARIO DELL’ARTICLE MARKETING Article Marketing: È una branca del marketing che si occupa di promuovere un brand o un’azienda attraverso la stesura e la pubblicazione di redazionali.Link Popularity: La popolarità da link è la quantità e la qualità di link che rimandano a un sito web, che possono influire sul posizionamento dello stesso sito sui motori di ricerca.Redazionale: Contenuto pubblicitario scritto sotto forma di notizia o articolo informativo.

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Digital Customer Journey,
conoscere il viaggio del consumatore

Il percorso che ogni persona, spinta da un bisogno, intraprende per dirigersi verso un acquisto si chiama customer journey, vale a dire “viaggio del consumatore”. Si tratta di un vero e proprio itinerario che quando avviene online prende il nome di digital customer journey o digital journey. Il customer journey include tutti i punti di contatto, detti anche touchpoints, tra potenziali clienti e brand. Ma perché è così importante per un’azienda conoscere la strada che i potenziali clienti percorrono, al punto di creare una vera e propria strategia? Vediamolo insieme. Come realizzare una Customer Journey Strategy Studiare il percorso utente porta numerosi vantaggi alle aziende che, innanzitutto, riescono a tracciare un vero e proprio identikit dell’utente e a capire il suo comportamento. Inoltre, riescono a costruire delle buyer personas molto precise, ad analizzare la customer experience e a trovare opportunità maggiori rispetto ai concorrenti. Le aziende che mettono al centro il cliente devono considerare e conoscere a fondo le fasi del customer journey, seguendo una serie di step. Prima di tutto, occorre scoprire che cosa spinge il coinvolgimento dei clienti. Che cosa significa questo? Comprendere non solo quelli che sono i bisogni consapevoli dei clienti, ma anche le esigenze non visibili e tutto ciò che  guida il comportamento umano. Si tratta di un aspetto fondamentale, poiché imparare di più sul proprio mercato di riferimento rispetto ai propri competitor rappresenta un punto di forza per l’azienda che potrà essere più competitiva. Bisogna poi comprendere il viaggio del cliente nella sua totalità, per avere dettagli anche sulla sua sfera emotiva. Questo permette di considerare i punti in cui si può creare un nuovo valore. Inoltre, non bisogna restare statici, ma evolversi, generare nuove idee per migliorarsi. Dopo aver sviluppato una customer journey map dettagliata, bisogna mettere in atto una strategia strutturata per sviluppare nuove idee che possono essere mirate, ad esempio, a eliminare oppure a ridurre  le cause di una customer experience negativa. Le fasi del customer journey Le fasi che portano una persona dalla considerazione all’acquisto di un prodotto o servizio sono cinque. Awareness: Un marchio entra nella considerazione di un potenziale cliente, che diventa consapevole di poter soddisfare un suo bisogno acquistando un prodotto o un servizio. Familiarity: In questa fase emerge nella mente del consumatore un prodotto rispetto agli altri perché possiede delle caratteristiche che si sposano meglio col soddisfacimento delle sue esigenze.  Consideration: Il potenziale cliente si dedica all’analisi e alla comparazione con offerte simili, valutando caratteristiche e prezzi. Purchase:  È la fase decisiva, quella dell’acquisto, la scelta finale del costumer, tra le varie possibilià presenti sul mercato. Loyalty: Il rapporto tra azienda e consumatore non termina con la vendita ma va ben oltre. Questa fase è importante perché permette di sviluppare un rapporto con il cliente più duraturo, più saldo, basato sulla fiducia. Rientra in quest’ambito il customer care, ovvero l’assistenza clienti. Customer Journey: che cosa sono i touchpoints I touchpoints sono i punti di contatto tra un utente e un brand, vale a dire i momenti in cui il potenziale cliente “incontra” il prodotto o servizio di un’azienda, mentre è alla ricerca di soddisfare il suo bisogno. Esistono Phisical touchpoints, quali Radio, TV, word of mouth, store, call center, eDigital touchpoints, come campagne Ads e Search, blog, website, email. In base alla strategia adottata, questi punti di contatto possono essere gestiti internamente oppure esternalizzati.  ConclusioniAnalizzare nel dettaglio tutte le fasi del “viaggio del consumatore” è importante per le aziende per individuare i bisogni dell’utente che potrebbe convertirsi in suo cliente. Per questo motivo è fondamentale mettere in campo strategie di customer journey che permettono di conoscere in profondità il proprio target, il proprio mercato ed essere quindi competitivi rispetto ai propri concorrenti.   IL GLOSSARIO DEL CUSTOMER JOURNEY Buyer persona: È la rappresentazione dell’acquirente tipo di un prodotto o di una categoria di prodotto, creata da un’azienda, in base a ricerche di mercato e informazioni disponibili sui clienti. Customer Journey: È il viaggio del consumatore che parte dal bisogno di un prodotto o servizio e termina con l’acquisto. Touchpoints: Sono i punti di contatto tra i potenziali clienti e l’azienda. 

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Ubersuggest,
come scegliere le parole chiave giuste

Tra gli argomenti più diffusi per chi gestisce un sito web, c’è senza dubbio la famosa SEO e ci sono numerosi tool che offrono funzionalità utili a chi intende migliorare il proprio posizionamento sui motori di ricerca. Fra questi, c’è Ubersuggest, uno strumento molto semplice da utilizzare. Vediamo insieme come funziona. Come funziona Ubersuggest Ubersuggest è uno strumento intuitivo e gratuito che ti dà la possibilità di fare ricerche SEO delle parole chiave di cui hai bisogno. Non devi essere un professionista del settore: per utilizzarlo, ti basterà seguire gli step indicati in piattaforma. Si tratta di un tool usato da chi ha un sito web o un blog e intende migliorare la propria SEO. Infatti ti consentirà di analizzare a fondo cosa cercano gli utenti sul web e le parole digitate con maggiore frequenza per trovare prodotti o servizi. È stato pensato soprattutto per ricercare long tail keywords, vale a dire parole composte da più termini e che pertanto sono più mirate. Per iniziare la tua ricerca, collegati alla home page della piattaforma. Come puoi ben intuire, guardando la pagina principale, Ubersuggest ti consente di effettuare  una ricerca diretta delle parole chiave in modo davvero veloce.  Nella barra di ricerca inserisci la parola chiave desiderata per visualizzare i risultati. Dalla ricerca emergeranno una serie di dati:  Volume di ricerca: indica quante volte una parola è ricercata dagli utenti ogni mese. Più elevato sarà il valore e più la parola chiave può funzionare. Attenzione, però. Se i valori sono troppo alti, la keyword potrebbe essere troppo generica con il rischio di creare un contenuto in grado di generare un traffico di persone che non sono molto interessate a quello che offri.  SEO difficulty: è il valore che indica quanto è difficile riuscirsi a posizionare usando quella determinata keyword. Se il colore è rosso, significa che è molto difficile; se è giallo, significa che è di media difficoltà, mentre verde che ha un basso indice di competitività. Paid difficulty:  indica la difficoltà stimata nel riuscire a generare traffico a pagamento. Tale fattore dipende da quanto le altre aziende stanno investendo per quella stessa keyword. CPC (costo per click): il costo medio per click se intendi sponsorizzare il tuo sito web attraverso quella determinata parola chiave. LEGGI | SEMrush, come migliorare la tua visibilità online | Rispondi al tuo pubblico con Answer the public Come creare un progetto Per creare un progetto, bisogna innanzitutto registrarsi con un account gratuito. Non appena avrai svolto questa operazione, clicca su “Dashboard” per avviare il tuo progetto. Subito dopo aggiungi l’URL e il nome del sito web che ti interessa monitorare. Potrai anche selezionare il paese o la città dalla quale decidi di fare le tue ricerche SEO. Cliccando su “keyword monitorate” sarà possibile accedere a diverse statistiche tra cui: la posizione media di tutte le tue keyword nel tempo; il numero di parole chiave per cui il tuo sito web si posiziona e il loro ranking; l’indice di visibilità e il volume di ricerca per ogni keyword al mese. Puoi aggiungere altre parole chiave e passare da una posizione all’altra. Attraverso il monitoraggio dei tuoi progressi SEO, potrai capire se hai intrapreso la strada giusta oppure devi adottare delle modifiche.  Come correggere gli errori e analizzare i competitorNella sezione “Site Audit” del sito puoi inserire l’URL della pagina che ti interessa.  Nella tabella, i primi errori sono i più gravi e vanno risolti prima degli altri. Nella sezione Panoramica di “Analizzatore Traffico”, potrai inserire l’URL di un sito concorrente e confrontarne i risultati. Innanzitutto, potrai vedere i visitatori mensili stimati che stanno ricevendo i tuoi concorrenti e cliccando su “Pagine principali” potrai vedere un elenco di pagine che la concorrenza ha sul proprio sito. Quelle in alto sono le loro pagine più popolari, mentre man mano che scorri l’elenco troverai quelle che ne ottengono sempre meno. Sotto alla sezione “Visite stimate”, clicca su “Visualizza tutto” per la pagina principale del sito concorrente. Cliccando invece nella sezione “Analizzatore di traffico” su “Keyword”, potrai vedere un elenco di tutte le parole chiave per le quali il tuo concorrente si posiziona e la quantità di traffico che stanno ottenendo. Conclusioni Tra i SEO tool, Ubersuggest è uno dei più semplici e completi da utilizzare. Tra le funzioni più importanti ci sono quella della ricerca diretta delle keyword, delle long tail keywords, la possibilità di correggere gli errori SEO e l’analisi dei i tuoi concorrenti.   IL GLOSSARIO DI UBERSUGGEST Long tail keywords: Sono la combinazione di tre o più parole chiave che ti fanno posizionare su Google per un determinato argomento. Paid difficulty: È il valore che indica la difficoltà stimata nel riuscire a generare traffico a pagamento.SEO difficulty: È il valore che indica quanto è difficile posizionarsi per una determinata parola chiave inserita. 

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