Comunicare con gli organi di informazione: come funziona un ufficio stampa

Dalla comunicazione aziendale di un’impresa a quella istituzionale della pubblica amministrazione, senza escludere quella di enti, associazioni e personaggi pubblici. L’attività dell’ufficio stampa è fondamentale per comunicare con gli organi di informazione in ogni contesto. Ecco quindi perché è importante dotarsi di tale organo e sapere nello specifico come funziona.  L’ufficio stampa: che cos’è Nell’ambito di un’azienda, enti pubblici o  privati, l’ufficio stampa è l’organo che si occupa di gestire e veicolare il flusso di informazioni di questi soggetti verso l’esterno, in particolare con i mass media. Chi ricopre questo ruolo è l’addetto stampa e può sia essere un dipendente dell’ente in questione che far parte di un’agenzia di comunicazione alla quale il soggetto si rivolge per svolgere questa funzione. Ma quali sono i compiti di un addetto stampa? Innanzitutto, deve sapere  gestire le relazioni con gli organi d’informazione strettamente collegati al mondo nel quale lavora. Proprio per questo motivo deve essere sempre aggiornato sul panorama dei mezzi di comunicazione che operano nel suo settore e dei giornalisti di riferimento. Deve quindi stabilire e coltivare delle relazioni con colleghi giornalisti  ma non solo, così da arricchire man mano la lista dei “contatti”. Questi ultimi sono la base del successo di un ufficio stampa, poiché formeranno la mailing list, ossia l’elenco di persone alle quali saranno inviate le comunicazioni (comunicati stampa), attraverso la posta elettronica. Instaurare delle relazioni è importante non solo per la formazione della mailing list, ma anche per contare sulla presenza del giornalista a un evento, una conferenza, una iniziativa in generale e quindi avere uno spazio per lo stesso sulla testata per la quale il giornalista lavora.  Gli strumenti dell’ufficio stampa  Se ti stai chiedendo come fa l’ufficio stampa a veicolare le comunicazioni verso i mass media, la risposta è semplice: attraverso i comunicati stampa. Si tratta di testi informativi con cui l’addetto stampa fa conoscere agli organi di informazione un evento, un risultato, un progetto relativi alla propria realtà di appartenenza che si ritiene possano diventare una notizia e quindi essere diffusi dalle varie testate. Se l’evento è di notevole rilevanza, l’ufficio stampa può decidere di organizzare anche una conferenza stampa, cioè un incontro dedicato con i giornalisti in cui esso viene illustrato nei minimi dettagli dando la parola ai protagonisti (sindaco, assessore, general manager, calciatore e via discorrendo). Il lavoro dell’ufficio stampa non finisce quando è concluso l’evento, poiché  deve essere in grado di monitorare la considerazione che i mass media hanno della loro società e i risultati ottenuti dalle loro comunicazioni. Proprio per questo motivo, tra i loro compiti c’è quello di stilare una rassegna stampa, vale a dire una ricognizione delle uscite riguardanti la propria realtà sui vari organi d’informazione. Per farla in maniera più analitica possibile un ufficio stampa deve tenere sempre tra i suoi strumenti uno dei software dedicati a questa funzione, che permettono di individuare le varie uscite in base a parametri come le parole chiave. Le regole di un ufficio stampa efficiente Se hai intenzione di  organizzare un ufficio stampa efficiente,  è necessario seguire alcune regole. Prima di tutto, bisogna monitorare in modo costante la tua realtà di appartenenza e le notizie relative al  settore in cui operi. L’addetto stampa è spesso il primo intermediario con i mass media, quindi è necessario che conosca nei minimi dettagli ciò che sta comunicando e che le informazioni diffuse siano sempre esatte e documentate. Anche quando non si ha una notizia specifica da diffondere, prendere uno spunto  dall’attualità può essere l’occasione per inserirsi nel dibattito ed essere ripresi dagli organi d’informazione. Un addetto stampa deve sempre curare e migliorare il proprio network di contatti e la propria mailing list. In questo possono aiutarti, come primo passo, alcuni database acquistabili con i contatti della maggioranza degli iscritti all’Ordine dei giornalisti. Ma non puoi fermarti a una bancadati: devi personalizzare la tua lista e instaurare relazioni. In particolare, devi ricavare altre informazioni sui singoli giornalisti (ruolo specifico nella redazione, argomenti preferiti, caratteristiche umane e caratteriali) in modo da poter di volta in volta costruire una lista di destinatari su misura per ogni tipo di notizia che si vuole diffondere. Questi elenchi, accanto ai mezzi di comunicazione “tradizionali”, vanno arricchiti con i riferimenti di canali informativi di altro tipo, come blog di settore o pagine social dedicate, che in alcuni casi possono essere più efficaci nel diffondere una notizia, soprattutto se si vuole raggiungere un pubblico di nicchia o molto specializzato. Ma come abbiamo accennato, la documentazione da sola non basta. Devi affiancare a quest’attività quella di relazioni pubbliche per instaurare con gli operatori dell’informazione una consuetudine e un rapporto umano e non solo professionale che può essere decisivo Scrivere un comunicato stampa  Il comunicato stampa è uno degli strumenti principali per chi lavora in un ufficio stampa e affinché sia davvero efficace è necessario curare soprattutto due aspetti: la scrittura e i tempi e i modi della trasmissione. Mettiti nei panni dei giornalisti e delle testate che ogni giorno ricevono centinaia di comunicati. Per evitare che il proprio venga cestinato occorre essere chiari, immediati e accattivanti. Che cosa significa? Bisogna rendere subito evidente di cosa si sta parlando, palesare la notizia, in modo che il giornalista possa capirlo anche con una rapida occhiata e decidere se gli interessa. Per riuscire in questa missione, l’addetto stampa ha a disposizione il titolo e il primo paragrafo del comunicato, il cosiddetto “attacco” o “lead”. Nel primo in poche parole deve apparire chiaramente di che notizia si tratta (e può essere accompagnato anche da un sottotitolo che aiuta a raggiungere questo scopo), mentre nel secondo è essenziale che in poche righe siano riassunte le famose “5 W” della notizia: what (cosa), who (chi), where (dove), when (quando) e why (perché). Deve utilizzare un linguaggio semplice e diretto, ma che sia in grado di catturare l’attenzione, di non annoiare. In sostanza deve essere accattivante.  Porsi le domande: «Io continuerei a leggere questo comunicato se fossi un giornalista?», oppure «Lo pubblicherei se fossi una testata?» potrebbe aiutarti a capire

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Pinterest,
guadagnare con link di affiliazione

Pinterest è  un social network basato sulla condivisione di fotografie, video e immagini, che ti permetterà  di creare bacheche in cui catalogare le immagini presenti nelle pagine web in base a temi predefiniti oppure che scegli tu.  Il nome deriva dall’unione delle parole inglesi pin (spillo, puntina) e interest (interesse). Che cos’è Pinterest La piattaforma permette di creare lavagne virtuali tematiche su diversi argomenti, quali moda, bellezza, film, serie TV, cucina, arte, musica, hobby, tecnologia e non solo. Per utilizzarlo, basta registrarti, così potrai esplorare tutte le categorie di tuo interesse e pinnare, ossia  appuntare virtualmente, tutte le immagini che desideri salvare. Queste ultime saranno categorizzate sotto una lavagna virtuale a tema, chiamata Bacheca. Come registrarsi su Pinterest Il primo passo da compiere per poter utilizzare Pinterest è creare un account che ti permetta di usare la piattaforma a 360 gradi. Puoi registrarti sulla piattaforma sia da mobile che da PC. Se stai utilizzando uno smartphone o un tablet, devi installare e avviare la app di Pinterest e devi creare il tuo account, seguendo le indicazioni fornite a schermo. Indica il tuo indirizzo email nell’apposito campo di testo e fai tap sul pulsante Continua. Scegli la password con cui proteggere il tuo account, premi sul bottone Avanti, specifica il tuo nome e cognome, premi sul bottone Avanti, indica la tua età e fai di nuovo tap sul pulsante Avanti, per proseguire. Puoi scegliere cinque o più categorie, per visualizzare i contenuti relativi ai tuoi interessi (es. Citazioni, Idee con il legno, Fai da te e hobby, Umorismo, Tecnologia, etc.). Fatto ciò, premi sul pulsante Avanti posto in alto a destra e inizia a usare la app. In alternativa, puoi scegliere di continuare con Facebook o con con Google premendo sui relativi pulsanti. Come incrementare il tuo pubblico Per riuscire a guadagnare con Pinterest bisogna innanzitutto avere un seguito importante. In questo modo, sarà decisamente più semplice riuscire a collaborare con le aziende, che sono interessate a raggiungere un target ben specifico di pubblico, ed eventualmente vendere o pubblicizzare i tuoi prodotti o servizi. Come abbiamo accennato, si tratta una piattaforma che dà molta importanza ai contenuti visivi, foto, immagini e video, pertanto bisogna da questi e creare contenuti accattivanti per gli utenti. Questi ultimi saranno colpiti da ciò che pubblichi ed è più probabile che decidano di seguirti e di pinnare le tue idee sulle proprie bacheche, aumentando così il tuo bacino di utenza. I contenuti che hanno una descrizione ben studiata hanno più successo rispetto ai post che non ce l’hanno. Devi assicurati che la descrizione contenga delle parole chiavi specifiche, che diano la possibilità  agli utenti di Pinterest di trovare il tuo contenuto con maggior facilità. Ricordati di inserire anche una call-to-action, cioè una frase che spinga l’utente a interagire con il contenuto postato. Le immagini che condividi su Pinterest devono essere di buona qualità proprio perché si tratta di un un social network fatto quasi esclusivamente di contenuti visivi. Cerca di condividere contenuti interessanti e, soprattutto, attinenti alle tematiche trattate. Se ad esempio vuoi promuovere un tuo prodotto o servizio, pubblica delle foto o dei video in cui si vede il tuo prodotto, e non quello realizzato da altri. Nel pubblicarne un tuo contenuto, ricordati sempre di aggiungere anche il link al tuo sito Web o il tuo indirizzo email, così chiunque lo vedrà  saprà  che l’hai condiviso tu. Guadagnare con link di affiliazione Nei termini d’uso di Pinterest è prevista anche la possibilità  di inserire dei link di affiliate marketing. Puoi infatti inserire  dei link sponsorizzati all’interno dei propri pin e percepire una piccola percentuale di guadagno nel caso un utente visiti il collegamento in questione e acquisti un bene o un servizio. Uno dei servizi di affiliate marketing più famosi è quello offerto da Amazon che è dedicato a chi possiede un sito Web o un blog. Per usufruirne basta accedere alla pagina ufficiale, pigiare sul bottone Iscriviti subito gratis e seguire le istruzioni visualizzate a schermo per portare a termine la propria registrazione al programma di affiliazione. Una volta completata, potrai linkare su Pinterest dei prodotti che reputi possano interessare ai tuoi follower e, se questi ci cliccano sopra e li acquistano entro 24 ore, tu riceverai una piccola percentuale sulla vendita generata.

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Le migliori strategie di marketing online

Ogni giorno vengono effettuate oltre 3,5 miliardi di ricerche su Google e, ogni giorno, sempre più clienti si rivolgono al Web in cerca di risposte. Per questo motivo il marketing online è importante per un’azienda che intende operare sul web. Fare marketing online è un’attività che può essere avviata a costi contenuti e puoi decidere strada facendo di investire un maggior quantitativo di tempo e risorse. Inoltre puoi raggiungere un pubblico potenzialmente molto ampio. Esistono diversi tipi di marketing online e scegliere quello che fa per te è fondamentale per decidere il tipo di strategia da adottare e dunque il pubblico che intendi conquistare. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta. Affiliate marketing È una delle forme di marketing sul web più diffuse. Consiste nello stipulare un accordo commerciale tra un advertiser, ossia un’azienda che è interessata a vendere un prodotto o un servizio, e un affiliato, che promuove il prodotto dell’advertiser. Tra questi due soggetti si pone la piattaforma di affiliazione, il cui compito è quello di fare da intermediario occupandosi del tracciamento delle conversioni e dei compensi spettanti all’affiliato. Il compito di quest’ultimo è quello di portare del traffico sulla pagina dell’advertiser, generando delle conversioni che, in molti casi, vengono definite come CPA (Cost Per Action o costo per azione). Ma che cos’è il CPA?  Può essere il clic su un link, l’acquisto di un certo prodotto o servizio, il download di un programma e via discorrendo. Tra i programmi  di affiliate marketing è quello c’è quello di Amazon, pensato per coloro che hanno un sito e vogliono monetizzarlo. Ti basterà  inserire dei link sponsorizzati all’interno del tuo spazio Web. Se un utente ci clicca sopra ed effettua l’acquisto di un qualsiasi prodotto, entro le 24 ore, l’advertiser corrisponde all’affiliato una piccola percentuale. Email marketing Tra le forme di marketing online c’è anche l’email marketing che consiste nell’usare la posta elettronica come veicolo di messaggi di tipo commerciale. Ovviamente è meno costoso rispetto all’invio di materiale cartaceo ai propri potenziali clienti e puoi ottenere risultati migliori. Grande vantaggio è quello di tracciare i messaggi inviati e di conoscere i tassi di apertura delle email, le vendite generate da queste ultime. Permette inoltre di personalizzare il messaggio in base al destinatario che lo riceve. Obiettivo dell’email marketing è quindi quello di acquisire nuovi clienti, fidelizzare quelli vecchi e spingerli a eseguire un’azione come l’acquisto di un prodotto, di un abbonamento e così via. Per inviare messaggi pubblicitari è possibile utilizzare vari servizi, come MailChimp. Per sapere come funziona questo strumento, leggi il nostro articolo MailChimp, la piattaforma per creare la tua newsletter Social media marketing Il social media marketing riveste un ruolo importantissimo nel settore del marketing online. Da una parte le aziende possono condurre campagne di marketing mirate, scegliendo il pubblico da raggiungere e il budget da spendere per riuscirci; dall’altro i clienti possono esprimere le proprie opinioni su un certo prodotto o un servizio, attraverso i commenti. Puoi  promuovere i tuoi prodotti e servizi a pagamento, avviando campagne pubblicitarie mirate, che ti permettono di scegliere il pubblico che intendi raggiungere. Non trascurare mai l’utilizzo degli hashtag, ovvero quelle parole e frasi precedute dal simbolo # che servono a dare una etichetta ai post. Gli hashtag possono infatti contribuire ad aumentare la propria visibilità su piattaforme quali Instagram e Facebook. Se vuoi sapere quali hashtag utilizzare, puoi utilizzare Top Hashtag e All Hashtag, che permettono di individuare facilmente le etichette più popolari e pertinenti per i propri post. Content marketing Il content marketing è una strategia di marketing che si basa sulla creazione e sulla condivisione di contenuti differenti con l’obiettivo di informare l’utente su un certo argomento. In che modo? Attraverso articoli, video, podcast, guide, tutorial, seminari, webinar, giusto per fare qualche esempio.  Questi contenuti possono essere condivisi anche gratuitamente e permettono di attirare  potenziali utenti che, interessati dall’argomento trattato, potrebbero diventare clienti acquistando contenuti a pagamento, prodotti e servizi. Parola d’ordine per questo tipo di strategia è dunque quella di puntare sulla qualità dei contenuti. Seo, Search Engine Optimization La Seo o Search Engine Optimization è l’insieme delle tecniche che permettono di posizionare il proprio sito nei primi posti della Serp di Google e degli altri motori di ricerca, vale a dire la pagina contenente i risultati. Ne consegue che il contenuto avrà maggiore visibilità. Nessuno conosce il funzionamento degli algoritmi di Google e dei motori di ricerca, perciò non è possibile adottare delle strategie ben precise per posizionarsi in cima ai risultati di ricerca. Creare contenuti di qualità è un aspetto su cui puntare se si vuole pubblicizzare al meglio il proprio sito Web, perché gli utenti che leggeranno i contenuti presenti in esso ne saranno soddisfatti, e ciò permetterà un buon posizionamento sui motori di ricerca.  Google Trends e KeywordTool possono darti un valido aiuto in questa tua missione. Il primo permette di individuare gli argomenti di tendenza; il secondo di verificare le keyword correlate a quella principale, così da sviluppare contenuti completi e ben ottimizzati. Non appena avrai  individuato le keyword da utilizzare, inserisci quella principale nel titolo dell’articolo e ripetila un altro paio di volte nel corpo, ma non in modo ossessivo per non generare la keyword stuffing perché il tuo lettore potrebbe stancarsi. Il posizionamento di un sito dipende anche da altri fattori: la sua velocità di caricamento, l’ottimizzazione per i dispositivi mobili, il rispetto degli standard Web e la presenza di pubblicità non troppo invasive.  Influencer marketing Gli influencer sono persone che hanno un grande seguito sul web, in modo particolare sui social network. In genere le aziende li contattano e stabiliscono con loro un accordo commerciale che prevede la tipologia del prodotto da sponsorizzare e il compenso che spetterà all’influencer stesso. Si tratta di una tipologia di marketing efficace proprio perché gli influencer godono di una credibilità verso gli utenti che li seguono, quindi possono influenzarli nell’acquisto di un prodotto o servizio.  Viral marketing Si basa sulla capacità comunicativa di pochi soggetti interessati che trasmettono un certo messaggio

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I segreti per creare una mailing list di qualità

La  mailing list, detta anche lista di distribuzione,  è che un archivio di indirizzi email di utenti che si sono iscritti a un servizio e  hanno dato il permesso di inviare loro informazioni. I motivi che spingono il visitatore a iscriversi a un servizio sono diversi: semplice curiosità o vero interesse verso gli argomenti che tratti, per rimanere aggiornati su offerte o novità, per ricevere omaggi, e così via. Qualsiasi sia la tua attività, costruire e utilizzare nel modo giusto una mailing list è fondamentale per mantenere i rapporti con i tuoi clienti e stabilire relazioni con quelli potenziali. Creare una mailing list di qualità è il segreto per avviare campagne di Email Marketing altamente performanti. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo di leggere il nostro articolo Le migliori strategie di marketing online. Iscriversi a una mailing list  In genere, l’iscrizione viene effettuata compilando un form (modulo), che si trova sulla pagina web visitata dall’utente, dove bisogna inserire i propri dati, quasi sempre sono sufficienti il nome e l’indirizzo email. A volte,  possono servire anche altre informazioni. Il modulo d’iscrizione prevede un sistema detto “double opt-in” che invia una mail di verifica all’indirizzo di posta elettronica inserito. L’obiettivo è quello di verificare che l’operazione sia stata effettuata dal reale intestatario dell’indirizzo. L’email di conferma iscrizione è obbligatoria in Italia ai fini del dlgs 196/2003  nella procedura standard di iscrizione. Il termine  Double opt-in significa doppio controllo. Come funziona? Tu compili un form di iscrizione su un sito e in automatico ti arriva una email dove ti viene indicato di cliccare su un determinato link per confermare la tua iscrizione. Dopo la tua conferma, sarai indirizzato a una pagina  dove ti sarà comunicato che l’operazione è andata a buon fine.  Ma a cosa serve questo doppio controllo? È uno strumento che tutela la tua privacy, evita che qualcuno utilizzi  l’email di un conoscente che non desidera iscriversi al tuo servizio, limitando così accuse di spam. Come creare una mailing list Se devi creare una mailing list da zero, ti occorre una strategia di database building. Come prima cosa, inserisci un box di iscrizione alla newsletter sul tuo sito internet. Potresti posizionarlo posizioni per essere più visibile nell’intestazione del sito o nella la sidebar e la barra laterale. Cerca di spingere l’utente a registrarsi riducendo  il numero dei campi (potresti chiedere ai tuoi visitatori di inserire soltanto l’indirizzo email) e  proponendo un vantaggio esclusivo per i tuoi iscritti, come uno sconto riservato, il download gratuito di un e-book e l’iscrizione a un webinar . Crea una landing page, una pagina web costruita su misura per aumentare gli iscritti alla tua mailing list. In questa fase, i contenuti giocano un ruolo decisivo: scegli un titolo d’impatto, concentra l’attenzione sui vantaggi della tua proposta e inserisci una call to action chiara e immediata. Puoi trovare consigli più dettagliati nel nostro articolo Realizzare una landing page di successo per convertire. Subito dopo studia una strategia per portare traffico alla tua landing page: valuta se puoi destinare una parte del budget a una o più campagne pubblicitarie, quanto potresti investire in annunci sponsorizzati su Adwords e Facebook. Per creare una mailing list puoi  sfruttare anche tutti i principali social network, organizzare degli eventi in sede, creare un concorso a premi, raccogliere i contatti tra i visitatori del tuo punto vendita e così via.  In pratica, ci sono diversi modi per creare la tua mailing list ma quello più efficace è di offrire risorse utili e interessanti per chi dovrebbe seguirti. È importante che tu offra in cambio dell’iscrizione, sempre qualcosa attinente agli argomenti che tratti. Così, infatti, potrai creare una lista su misura del tuo target: i tuoi utenti saranno davvero interessati a quello che proponi.  Una volta che avrai creato un rapporto di fiducia, le persone interessante ti seguiranno e presteranno attenzione alle tue proposte, con risultati importanti per la tua attività. Gli strumenti per creare una mailing list  Forse non sapevi che puoi creare una mailing list con il tuo account  Gmail. Ti basterà creare un’etichetta nei tuoi Contatti Google, all’interno della quale inserire gli indirizzi di tutti i destinatari. Poi scrivi la tua email, digitando il nome dell’etichetta nel campo dedicato all’inserimento dei destinatari. Innanzitutto, utilizza il tuo browser Web p per aprire Contatti e accedi con l’account Google che desideri utilizzare per la tua mailing list. Nel menu clicca su Etichette, quindi su Crea etichetta.Inserisci il nome che preferisci e premi il pulsante Salva per confermare. Dopo aver creato l’etichetta devi aggiungervi  gli indirizzi email dei destinatari.  Dal menu clicca sul pulsante che riporta il nome dell’etichetta che hai appena creato, per aggiungere gli indirizzi email, fai clic sul pulsante Crea contatto in alto a sinistra. Inizia quindi a inserire gli indirizzi email. Quando avrai terminato l’inserimento dei destinatari, puoi dedicarti a redigere la tua mail, ricordando di  seleziona l’etichetta creata in precedenza come destinatario digitando, nel campo A, il nome dell’etichetta in questione e cliccando sul suggerimento automatico che compare in basso. A questo punto il campo dei destinatari sarà invaso da tutti  gli indirizzi email che fanno parte dell’etichetta. Se desideri fare in modo che i destinatari non vengano a conoscenza degli altri indirizzi email ai quali è stato inviato il messaggio, rimuovi i destinatari dal campo A e inseriscili nel campo Ccn (copia carbone nascosta), utilizzando sempre l’etichetta. Un altro strumento che può aiutarti nella creazione di una mailing list è sicuramente Outlook. Ti basterà avviarlo e cliccare sul pulsante la cui icona raffigura due sagome di persone affiancate. Nella schermata che si apre, troverai il pulsante Nuovo gruppo contatti: fai clic su di esso e inserisci il nome che preferisci, all’interno del campo Nome della finestra che hai appena aperto. Sempre rimanendo in questa nuova finestra, fai clic sul pulsante Aggiungi membri e quindi su Nuovo contatto posta elettronica, nel menu a tendina che compare sullo schermo, per aggiungere nuovi indirizzi email alla tua mailing list. Si apre ora sullo schermo un’ulteriore piccola finestra, in cui devi inserire il Nome

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Public speaking,
le regole per imparare l’arte di parlare in pubblico

Far crescere l’autostima, migliorare la comunicazione con il tuo team di lavoro e creare nuove possibilità di business, attraverso la comunicazione e il public speaking. L’arte di saper parlare in pubblico, coinvolgere la platea, essere incisivi e persuasivi utilizzando la comunicazione verbale, paraverbale e non verbale, sono capacità sempre più richieste dalle aziende di qualsiasi settore, perché possono essere determinanti e far crescere la propria impresa. Vediamo insieme perché. Perché è importante saper parlare in pubblico Se intendi costruire una strategia vincente di personal branding è fondamentale conoscere le tecniche del public speaking, vale a dire l’arte del parlare in pubblico. Dalle riunioni di lavoro alle interviste: per un imprenditore, un manager, un professionista, il banco di  prova delle proprie capacità di parlare in pubblico è rappresentato da numerose occasioni. Si tratta di appuntamenti importanti in cui la qualità della comunicazione può fare la differenza. È dunque determinante imparare  i segreti del public speaking per sviluppare leadership e autorevolezza, essere quindi capaci di fare team building con un grande obiettivo: costruire una squadra di lavoro efficiente e produttiva. Ma che cosa significa parlare in pubblico? Vuol dire comunicare un messaggio in modo chiaro e incisivo attraverso il linguaggio verbale, paraverbale e non verbale. La persona che parla a un pubblico più o meno ampio deve intrattenere, informare e motivare la platea e non può limitarsi a esporre un concetto in maniera asettica e impersonale. Non può annoiare il suo pubblico, essere ripetitivo, parlare per ore. Per questo motivo, una performance di public speaking deve avere una componente emozionale perché offrire contenuti di qualità è importante, ma stimolare l’attenzione e coinvolgere l’uditorio è fondamentale per fare colpo. Non solo le parole. Si “parla” anche con le posture, i gesti e i movimenti, le espressioni facciali e il contatto visivo, la modulazione della voce. Tutto il tuo corpo diventa un  potente mezzo di comunicazione in grado d’influenzare il modo in cui il messaggio viene trasmesso e recepito. Non è semplice mantenere il controllo, mettere da parte l’ansia da prestazione: la paura di parlare in pubblico è una delle forme d’ansia più diffusa, ma bastano alcune regole per imparare a superarla. Le regole per imparare a parlare in pubblico Innanzitutto, devi sapere che non puoi presentarti impreparato a un appuntamento di public speaking. L’improvvisazione è vietata perché rischieresti di non riuscire a trasmettere il messaggio in modo efficace e chiaro e annoiare il pubblico. Senza un’adeguata preparazione, inoltre, potresti avere difficoltà a rispondere alle domande in modo semplice e veloce potrebbe, risultando poco professionale. Sapere da chi è formato il tuo pubblico è una regola fondamentale del public speaking. Se infatti conosci il tuo target di riferimento, puoi adeguarti a lui, stabilire con lui una relazione più immediata e intavolare una conversazione capace di catturare subito l’attenzione e l’interesse della platea. Ricordati di andare dritto al punto: devi puntare l’obiettivo e non fare troppi giri di parole, sii incisivo e sintetico per non far perdere la concentrazione alla tua platea. Parla in modo chiaro. Durante la fase di preparazione del discorso, puoi fingere che il tuo pubblico sia composto da una persona a te cara, un amico, un componente della tua famiglia, che non conosce l’argomento. In questo modo potrai rivolgerti al tuo “pubblico amico immaginario” e parlare con lui con un linguaggio comprensibile. Come accennato prima, la comunicazione sulla quale devi puntare, non è solo quella delle parole. Ma devi adottare il giusto equilibrio tra comunicazione verbale, paraverbale e non verbale. Ad esempio, mentre parli puoi sorridere per creare un’atmosfera coinvolgente per creare uno stato d’animo positivo in chi ascolta.  Le mani ben in vista invece comunicano apertura e onestà mentre tono e volume della voce devono variare in base all’argomento trattato. Ricorda che non sei solo tu il protagonista del public speaking, ma anche chi ti ascolta. Quindi devi essere  capace di creare un dialogo con il pubblico se non vuoi perdere l’attenzione e l’interesse della platea. Sii attento a  cogliere eventuali segni di noia o stanchezza da parte della platea così potrai  “aggiustare il tiro”. Tra i metodi più efficaci per catturare l’attenzione del pubblico c’è quello di condividere storie che fanno parte del tuo privato. Raccontare episodi che riguardano la tua vita familiare e professionale è un ottimo modo per generare empatia. Anche l’occhio vuole la sua parte, pertanto l’abbigliamento che  scegli d’indossare influenza il risultato del public speaking ed è sinonimo di credibilità. Devi essere sobrio e non oggetto di distrazioni per gli astanti. La chiave del successo per chi parla in pubblico è la regola del 3. Di che cosa si tratta? È un trucco basato su tre fondamenti: catturare l’attenzione, dare il tempo alla platea di memorizzare il messaggio ed elaborare le domande, chiudere il discorso con un frase a effetto che incentivi una call to action, vale a dire una chiamata all’azione.  Steve Jobs, fondatore della Apple, è tra i personaggi famosi che hanno utilizzato la regola del 3. Fai tesoro di tutte queste regole, ma attenzione, il consiglio più importante che determina il successo di uno speech è  quello di non indossare i panni di qualche altra persona, non emulare, non costruire un’immagine che non ti appartiene: sii sempre te stesso.  UN PICCOLO GLOSSARIO PER TE Comunicazione paraverbale: È quell’area della comunicazione che si riferisce al linguaggio. Non riguarda quello che dici ma il modo in cui lo dici (il come). Include parametri come il tono della voce, la velocità con cui parli, il volume e il timbro vocale.Personal Branding: È quel complesso di strategie messe in atto per promuovere se stessi, le proprie competenze ed esperienze, la propria carriera alla stregua appunto di un brand.

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Andrea Tascino,
Ceo Nunau: «Ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro,
suggerisco di osare»

«Professionalità, affidabilità, correttezza, elasticità e “cuore” sono le caratteristiche che cerco nelle persone con cui lavoro». È quanto dichiarato da Andrea Tascino, Ceo Nunau.  Parlaci di te nella vita personale Sono un ragazzo semplice che ama le cose genuine della vita. Amo la mia famiglia, il cibo sano e buono. Mi  piacerebbe fare più sport, ma con gli impegni di lavoro ed una bimba piccola mi riesce sempre più difficile ormai. Sport preferito e squadra del cuore?  Calcio ed ovviamente il Napoli. Ci racconti le tue esperienze professionali e i tuoi attuali progetti?  Ho iniziato a lavorare a 20 anni presso un’agenzia di comunicazione a Napoli, impegnata in molti settori, tra cui il fashion ed l’organizzazione eventi. Spesso ci si trovava a cena con Santo Versace ed il potermi confrontare con imprenditori del genere, di importanza mondiale, mi ha reso molto più sicuro dei miei mezzi per iniziare a costruire la mia carriera. Nel frattempo ho portato avanti i miei studi, conseguendo una laurea in Scienze della Comunicazione e vari master nel campo del graphic e web design. Subito dopo la laurea, mi sono trasferito a Londra, un po’ per studio e un po’ per imparare la lingua. Dopo aver passato tutte le selezioni per entrare nella LCC (London College of Communication), una buona offerta di lavoro mi fece cambiare direzione e scelsi di lavorare come key account manager per una software house. Tornato in patria, dopo circa due, anni ho deciso di intraprendere la libera professione, realizzando dapprima la mia agenzia di comunicazione “liquida” per poi fondare, insieme ad altri due soci, la NUNAU (NewNow). Quale personaggio del passato ha influenzato ed ispirato di più le tue azioni? E perché?  Senza andare troppo lontano e senza cadere in banalissimi rispondo: Maradona. Tralasciando tutte le cose meravigliose che ha fatto (parlando solo di meriti sportivi), mi ha insegnato che, da soli, venendo dal nulla, si può arrivare in cima al mondo. Ognuno ha un definizione diversa della parola “successo”. Che cosa è per te il vero successo? Come si è evoluto il tuo concetto di successo nel tempo?  Per me il successo è riuscire in quello che si fa. A volte ti riesce meglio, a volte in meno tempo, altre volte per niente. E quello è il momento in cui bisogna fare più fatica per raggiungerlo, ma ti poni nuovi obiettivi per arrivarci. Parlaci del tuo ruolo di Ceo in Nunau e di come hai conseguito i tuoi risultati professionali È stato un enorme cambiamento: passare dalla libera professione ad una S.r.l. è un passo enorme. Ero già abituato a gestire un team di lavoro, ma dover guidare un team di molte persone su numerosi progetti contemporaneamente è tutt’altra cosa. Inoltre, tutti gli altri aspetti legati all’amministrativo, alla gestione aziendale e del personale stesso possono farti perdere focus sull’operativo. Fortunatamente, con un team forte e con tanta passione, riusciamo a produrre sempre prodotti di qualità a tambur battente. Parlaci del ruolo di leader e delle diverse tipologie di leadership. Quale preferisci?  Quello del leader è un ruolo che bisogna guadagnarsi, giorno dopo giorno. Non ci si può autoproclamarsi leader, in quel caso sei definito “boss” (nel senso migliore del termine). Ovviamente c’è chi nasce con doti particolari per poter essere “al comando”. Il modo migliore per dirigere e farsi seguire, però, è quello di impegnarsi ogni giorno, sporcandosi le mani, essere sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Solo così si può costruire una sana e produttiva leadership. Ci sono tante tipologie, sicuramente. Io ho provato ad adottarne alcune, ma non credo ce ne sia una sola da poter utilizzare. Forse il miglior modo è proprio un mix di gestione, diciamo che il buon vecchio detto su “bastone e carota” non fallisce mai. Secondo te che cosa serve per essere un buon CEO?  Da un punto di vista di gestione del personale, bisogna essere molto comprensivi ma anche molto esigenti. È necessario conoscere benissimo ogni settore della propria azienda per poterla gestire al meglio, circondarsi di collaboratori bravi per poter affidare loro compiti e ruoli, ma avere sempre il polso della situazione, nel caso in cui ci sia bisogno di cambiare rotta o prendere per mano il team e farlo uscire dalle acque tempestose. Qual è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro?  Il fatto che ogni progetto che ci viene affidato è diverso dall’altro ed ogni progetto appartiene spesso a un settore diverso. Oltre ad essere una sfida sempre nuova, questo aspetto ti permette di conoscere realtà diverse delle quali magari non avevi mai sentito parlare. Che cosa cerchi nelle persone con cui lavori?  Tante cose.  Su tutte: professionalità, affidabilità, correttezza, elasticità e “cuore”. Qual è stata la più grande sfida che hai dovuto superare nella tua carriera?  Le sfide sono state tante da quando ho cominciato ed ogni volta sono sembrate le sfide più grandi da superare. Fortunatamente, le ho sempre superate tutte. Adesso è in atto la sfida NUNAU che non è ancora terminata e spero non termini mai. Per il momento, in un anno di attività del sito, abbiamo portato il nostro sito al primo posto sui motori di ricerca con alcune parole chiave. Stiamo lavorando per crescere a livello nazionale su questo aspetto. «C’è un solo modo per conquistare e costruire la fiducia: essere onesti, gentili, rispettosi, mentre raggiungiamo risultati funzionanti e verificabili». Che cosa ne pensi di questa filosofia?  Questo è un principio per me. La mia etica mi porta ad essere e comportarmi in questo modo e solo così riesco a raggiungere i risultati. Sarà anche la strada più difficile, ma porta alle vittorie più belle. Da esperto di impresa e comunicazione, hai un suggerimento da dare ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro?   Il suggerimento più importante che posso dare è quello di osare. In questo lavoro troppe volte si viene inghiotti dalla paura di non essere capiti o dalla smania di accontentare il cliente. Siamo professionisti, ognuno nel proprio settore, quindi sarebbe intelligente affidarsi e far fare a chi conosce

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Google News,
aumentare la visibilità con l’aggregatore di notizie

Sul web esistono dei canali preferenziali che aiutano ad aumentare le visite sul tuo sito. Fra questi c’è Google News, che è un “aggregatore di notizie”: da una parte permette agli editori di dare maggiore visibilità ai loro contenuti, dall’altra dà la possibilità agli utenti di leggere news online o offline, iscriversi e seguire testate giornalistiche o degli argomenti di specifico interesse, promuovendo anche la condivisione degli articoli. Ne consegue che gli editori possono, con questo servizio, incrementare il posizionamento organico, aumentare il traffico e le conversioni, migliorare la brand reputation e accrescere gli introiti pubblicitari. È lo stesso Google che ne dà una definizione: «Google News utilizza il machine learning per migliorare nel corso del tempo la qualità dei contenuti personalizzati, adattandosi alle abitudini e alle routine degli utenti, facilitando ai lettori la ricerca di contenuti pertinenti e interessanti personalizzando la loro navigazione». Come entrare in Google News Essere ammessi in Google News non è una operazione semplice. Innanzitutto, possono richiedere di accedere al servizio tutti i siti che si occupano di notizie in modo prevalente: testate giornalistiche, siti di rassegna, ma anche blog e siti web che producono almeno un articolo al giorno non attraverso la tecnica del “copia e incolla” ma che abbia carattere di novità. Un “pezzo” giornalistico che appartenga ad una delle categorie previste dal portale. E allora quali sono le caratteristiche per entrare a far parte dell’aggregatore di notizie? Vediamole insieme. I requisiti per accedere a Google NewsGoogle News predilige notizie indipendenti e originali che includano un’importante fonte di contenuti attuali, originali e significativi. Per entrare in Google News, innanzitutto, sul tuo sito dovrebbero essere presenti alcune pagine: “Chi siamo”, nella quale viene dichiarato l’obiettivo del sito; “Redazione” con una breve descrizione dello staff, le biografie degli autori e fotografie; “Contatti” che prevede appunto tutti i recapiti. Questi elementi costituiscono per Google segnali di affidabilità dell’autenticità delle notizie, una sorta di certificazione. I visitatori del tuo sito vogliono sapere chi pubblica i contenuti e vogliono potersi fidare e avere informazioni su chi ha scritto gli articoli. Per questo motivo, le fonti di notizie su Google devono indicare date chiare, nomi degli autori, informazioni sugli autori, la testata, l’editore, l’azienda o la rete correlata e le informazioni di contatto.  Bisognerà inoltre realizzare una pagina “Disclaimer e Privacy” in cui inserire la proprietà intellettuale dei contenuti pubblicati, informazioni e regole sulla Privacy.  E come devono essere le notizie pubblicate? Prima di tutto il tipo  contenuto deve aderire agli standard giornalistici: titoli brevi e incisivi, testo scritto senza errori grammaticali, presenza degli elementi che costituiscono della regola delle 5W (Who? What? Where? When? Why?), utilizzo delle citazioni, forte capacità di sintesi e di storytelling, freschezza e veridicità della notizia. Inoltre l’articolo deve riportare data e ora della pubblicazione, il link ad eventuali fonti da cui sono state prese le notizie e la firma del giornalista. Lo spazio riservato alla pubblicità non dovrebbe superare quello dedicato ai contenuti e il testo dovrebbe essere ottimizzato in ottica SEO. È necessario non condividere informazioni riservate e personali, che violino i diritti di proprietà intellettuale, che incitino all’odio e alla violenza, che promuovano attività illegali, che diffondano messaggi di violenza o cyberbullismo. Per i dettagli puoi leggere la Content policy  per entrare in Google News. Da un punto di vista tecnico, è opportuno utilizzare un CMS (Content Management System) che abbia una grafica adatta ad un giornale o ad una piattaforma di notizie, come WordPress. Per approfondire l’argomento ti invitiamo a leggere il nostro articolo WordPress, la piattaforma per creare il tuo sito web. Il sito ve essere accessibile sia da GoogleBot che dagli utenti, è indispensabile avere una struttura efficace e facile da leggere dai crawler; le URL devono essere uniche e rimanere invariate nel tempo. Inoltre, un testo deve essere composto da almeno  80 parole per essere considerato un articolo di notizie e deve essere in HTML. L’immagine pubblicata all’interno dell’articolo di notizie è responsabile in buona misura del CTR (Click-Through-Rate), del risultato di ricerca. Oltre che su news.google.com, viene mostrata come immagine di anteprima dell’articolo di notizie all’interno dei risultati organici di ricerca. Attenzione a utilizzare un attributo ALT appropriato per l’immagine e fai in modo che sia in formato JPG, con una dimensione ridotta. Tra i fattori di posizionamento per Google News c’è la velocità di caricamento di una URL. Quella consigliabile viene calcolata tra il tempo di caricamento e quello di elaborazione del browser: è fondamentale che trascorrano  meno di 200 millisecondi. Se la velocità non è sufficiente è necessario ottimizzare la pagina. Esistono vari strumenti che ti permettono di calcolare i tempi di caricamento delle pagine, come PageSpeed Insight. Come inserire un sito in Google News Per entrare nella famiglia Google News puoi intraprendere due strade principali: Google News Producer oppure Centri editori di Google. La registrazione con Google News Producer offre agli editori una serie di vantaggi:  controllo editoriale, progettazione e personalizzazione della user experience per i tuoi contenuti in Google News; opportunità di monetizzare; idoneità al posizionamento. Google posiziona le tue notizie in base ad algoritmi automatici che tengono conto di fattori importanti come la qualità della user experience e la pertinenza del contenuto. Nel caso in cui tu abbia scelto di utilizzare il centro editori Google, puoi inviare la richiesta di inclusione del tuo sito per essere sottoposto ad una scansione più efficiente, attraverso una “migliore individuazione e classificazione del tuo sito di notizie”. Come vengono visualizzate le notizie dell’ultima ora L’utente che compie una ricerca sul motoresi troverà davanti le notizie di Google News. È possibile accedere alla ricerca di Google News cliccando sulla scheda Notizie o aprendo la pagina news.google.com. Prima pagina, Esteri, Italia, Economia, Scienza e Tecnologia, Intrattenimento, Sport e Salute sono le sezioni che potrai consultare. C’è inoltre la sezione  Notizie Locali, basata sulla geolocalizzazione, e Per Te, che Google News sceglie per l’utente in base alle sue ultime ricerche.  UN PICCOLO GLOSSARIO PER TE Click-Through Rate (CTR): È il rapporto fra il numero dei click generati da un annuncio e il numero delle volte in cui l’annuncio stesso è stato visto. In particolare, il Click-Through Rate indica la percentuale di click generati

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Tinder,
promuovere un brand con l’app per incontri

Tinder è un’app per il dating, cioè per gli incontri online, attiva in  140 Paesi e con oltre 50 milioni di utenti attivi. Lanciata nel 2012, Tinder è un’applicazione che ti propone una serie di potenziali persone con cui poter chattare e, se lo desideri, incontrare in seguito. Non solo incontri privati, però.  Molte aziende hanno deciso di ricorrere all’applicazione per promuovere i propri brand. Vediamo nel dettaglio come funziona. Come registrarsi su Tinder La principale caratteristica di Tinder è la sua integrazione con gli altri social network. Infatti, puoi registrarti tramite il tuo account Facebook per la verifica della tua identità e puoi caricare le tue fotografie attraverso il tuo profilo Instagram. Non devi preoccuparti, perché questa integrazione con i social avverrà sempre nel rispetto della privacy. Ciò significa che Tinder non pubblicherà nessuno dei tuoi dati in automatico. Per poterti registrare, accedi alla Home page dell’applicazione. Come già accennato, per iscriverti, hai bisogno di un account Facebook. Premi dunque sul pulsante Accedi con Facebook e verifica la tua identità attraverso la casella di controllo. Non appena avrai terminato con la registrazione,  al primo accesso Tinder ti chiederà se vuoi condividere la tua posizione, starà a te decidere se acconsentire o negare. Che cosa succede ora?  Tinder inizierà ad effettuare una scansione degli utenti registrati, e ti mostrerà dunque un  elenco di persone che potrebbero essere compatibili con te, anche sulla base della tua posizione geografica. Inizia quindi a fare le tue valutazioni delle persone segnalate, attraverso le funzionalità chiave di Tinder. Sotto la foto del profilo ti compariranno una serie di pulsanti: quello con una X rossa che serve per scartare il profilo di un utente suggerito da Tinder; la stella azzurra, che è il Super Like, indica un forte interesse nei confronti di una persona; il cuore verde, che corrisponde al like, indica invece un apprezzamento. Nel caso in cui una persona ti interessi, ma non vuoi esprimere un apprezzamento, puoi visualizzare ulteriori sue fotografie. Se dovesse esserci un apprezzamento reciproco, ti arriverà un avviso e potrai iniziare una conversazione con quella persona, in chat. Tinder ti dà anche la possibilità di personalizzare la ricerca di persone di tuo interesse, dando delle informazioni più precise nei campi di ricerca. Puoi utilizzare Tinder anche su dispositivi mobili, scaricando la app nello store virtuale. Registrati all’app tramite Facebook  oppure premi il pulsante Registrati tramite numero di cellulare (su Android) e Registrati tramite numero di telefono (su iOS. Acconsenti se desideri  attivare la localizzazione, per migliorare l’algoritmo di ricerca di Tinder, sulla base della tua posizione geografica. Non appena avrai effettuato l’accesso, potrai consultare la lista delle persone a te compatibili in modo potenziale. Più o meno il funzionamento è come quello del Web. Potrai notare il pulsante con il simbolo del fulmine viola, ossia il boost del proprio profilo, una funzionalità a pagamento che permette di mettere in risalto il proprio profilo per un periodo di tempo limitato. L’utilizzo dei pulsanti Like e Super Like è limitato nel tempo, per utilizzarli di nuovo dovrai attendere oppure sottoscrivere un abbonamento a Tinder Plus. Sui dispositivi mobili Tinder è un’applicazione gratuita: il suo supporto sono i banner pubblicitari e con funzionalità dall’utilizzo limitato. Per poterla utilizzare in modo illimitato è necessario sottoscrivere l’abbonamento a Tinder Gold. Tinder Marketing: perché promuovere il tuo brand Non solo incontri privati, Tinder può diventare il canale giusto per promuovere la tua attività. Ma è necessario capire qual è il target al quale ti rivolgi. Prima di intraprendere qualsiasi forma di pubblicità su questo canale, predisponi una strategia di marketing adeguata e mirata: dovrai capire perché investire il tuo budget su questa piattaforma sapendo che si tratta di un canale che non è ancora saturo. Secondo i dati emersi dall’analisi di Global Web Index per valutare la possibile efficacia di una sponsorizzazione su Tinder,  gli utenti fra i 16 ed i 24 anni costituiscono circa il 40% egli iscritti totali. Se i millennial corrispondono al tuo target, attraverso una campagna pubblicitaria su Tinder puoi raggiungere il tuo pubblico. Con più di 100 milioni di download sui playstore Google e Apple, Tinder è tra le più popolari piattaforme per incontri. Inoltre, secondo i dati interni di Tinder, i milioni di utenti giornalieri vanno a caccia di un match dedicando all’attività una media di 235 minuti per utente al mese. Tale attività produce 26 milioni di match e 1,6 miliardi di swipe al giorno.Gli strumenti per fare Tinder Marketing Ma quali sono gli strumenti a tua disposizione per fare  marketing sull’app di incontri? Prima di tutto i Video ADS, realizzati per mettere in evidenza il tuo prodotto o servizio. Anche su questo canale i video hanno il potere di catturare l’attenzione degli utenti.  Un altro punto di forza dei Video ADS è che essi partono in automatico e sono mostrati durante la fase di ricerca dei match, incontri. Nel caso in cui l’utente dovesse essere interessato, potrà visitare direttamente il tuo sito, entrando in contatto con il tuo brand in un istante. Ci sono poi le branded profile card, profili delle aziende inseriti tra i profili degli iscritti. Durante la ricerca dei match, all’utente saranno mostrati  anche i profili aziendali sponsorizzati, così se interessato, fare lo swipe right, che corrisponde a un apprezzamento. Nel caso in cui l’utente sia interessato, viene avviata la conversazione privata. Le aziende possono creare un bot con delle domande e risposte predefinite, inserendo poi delle call to action, per spingere  il cliente a visitare il sito o ad eseguire altre azioni. Secondo i dati condivisi da Tinder, le branded profile card possono aiutarti a ottenere un engagement del 10% in media. Ci sono poi i Poll, ossia i sondaggi, questionari che coinvolgono gli utenti. I sondaggi completati possono anche condivisi dagli stessi utenti su altri social e questo potrebbe facilitare il coinvolgimento anche di altri utenti. Secondo i dati mostrati da Tinder, i poll avrebbero una percentuale media di riempimento del 90%. Infine, puoi ricorrere alle Tinder cards, annunci più convenzionali, a metà tra una stories e un post di Facebook. Tali annunci sono posizionati

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Email marketing,
come creare una newsletter efficace

Tra gli strumenti dell’email marketing, le newsletter sono un valido aiuto per le aziende. Il suo invio infatti si colloca all’interno delle strategie di web marketing a disposizione delle aziende e può essere utilizzata come forma di traffico. Ma che cos’è una newsletter? È un messaggio di posta elettronica inviato agli iscritti al servizio di un sito web per aggiornarli su alcune novità. Che sia gratuito o a pagamento, l’invio è periodico. Ricorda sempre che il database di contatti per le aziende è fondamentale e che per  ricevere una newsletter è necessaria l’iscrizione al servizio che deve essere sempre autorizzata dall’utente nel rispetto della normativa sulla privacy e del GDPR.  Newsletter e Dem: finalità differenti Prima di entrare nel dettaglio e vedere come creare una newsletter, è bene sapere quali sono le differenze rispetto alla dem, poiché spesso si crea confusione fra questi due strumenti. Dem e newsletter utilizzano entrambe la mail ma non sono la stessa cosa, poiché hanno finalità diverse. La prima ha uno scopo puramente commerciale, l’invio non ha una cadenza ben definita ed è indirizzato solo alla vendita. La newsletter, invece, si concentra più sull’aspetto informativo, attraverso l’invio di contenuti utili su un dato argomento, e sul contatto che il brand vuole mantenere con il consumatore. Inoltre, questo servizio ha una cadenza stabilita. Come creare una newsletter: layout e tone of voice Per creare una newsletter che sia efficace, bisogna avere una serie di competenze. Non solo è necessario costruire un messaggio che attragga il destinatario, ma anche strutturare graficamente gli elementi per renderli fruibili in modo semplice al lettore. Infatti l’attenzione va catturata in pochi istanti, poiché l’utente è bombardato da tante informazioni e non ha tempo da perdere. Sì a testi d brevi e accattivanti, inseriti in una struttura semplice e ben organizzata. Ricorda di scegliere i colori giusti e di suddividere i paragrafi per agevolare la lettura, devi guidare visivamente il tuo lettore il quale deve poter fruire del contenuto da qualsiasi dispositivo. Per stabilire subito una connessione tra utente e azienda, poni attenzione sulle parole da utilizzare. Scegli un tone of voice che sia in linea  con il resto della comunicazione aziendale e che faccia sentire unico il tuo target di riferimento.  Gli strumenti per creare una newsletter: MailChimp Tra gli strumenti per creare una newsletter c’è MailChimp, La piattaforma, infatti, oltre a dare la possibilità di inviare, permette di utilizzare template gratuiti, gestire gli utenti iscritti e programmare l’invio delle comunicazioni. MailChimp è un servizio gratuito che, nella sua versione base, consente di spedire un numero massimo di 12mila  email al mese e di creare liste con 2mila iscritti. Esistono piani a pagamento a partire da 10 dollari al mese per aumentare il numero di mail da inviare e quello degli iscritti. Per creare il tuo account MailChimp, basterà collegarti al sito ufficiale del servizio, cliccare sul pulsante Sign up free presente in alto a destra, inserire i tuoi dati nei relativi campi e confermare l’iscrizione. Nella schermata principale del tuo account, clicca sulle voci Lists e Create list per creare una lista di utenti iscritti alla tua newsletter. Ricordati di insere i dettagli della lista da creare nei campi List name (il nome da assegnare alla lista), Default from name address (l’indirizzo email da mostrare quando invii una newsletter) e Default from name (il nome del mittente della newsletter). Nel campo Reming people how they signed up to you list, inserisci il motivo per cui gli utenti stanno ricevendo la newsletter e pigia sul pulsante Save. Sempre restando nella schermata principale della lista che hai creato, puoi  cliccare sull’opzione Add contacts per aggiungere nuovi iscritti alla newsletter oppure scegliere l’opzione Signup form nel caso in cui non avessi ancora nessun utente iscritto. Si aprirà una pagina dove puoi creare un form d’iscrizione da inserire in un secondo momento sul tuo sito Web: in questo modo gli utenti potranno portare a termine l’iscrizione alla newsletter. Una volta creati  la lista e il modulo d’iscrizione, fai clic sulla voce Campaigns e pigia sul pulsante Create Campaign, scegliendo l’opzione Email. Inserisci, quindi, il nome da attribuire alla newsletter nel campo Campaign name e pigia sul pulsante Begin. Subito dopo clicca sul pulsante Add Recipients per scegliere la lista di utenti che hai creato e pigia sul bottone Add from per inserire i dati da mostrare come mittente della newsletter nei campi Name e Email address. Premi sul pulsante Subject per inserire l’oggetto  e il testo d’anteprima  da mostrare nell’email della tua newsletter. Infine, fai clic sul pulsante Design email per scegliere e personalizzare il layout da utilizzare. Quando hai inserito tutti i dati e hai personalizzato il template puoi finalmente inviare. MailChimp ti dà anche la possibilità di programmare l’invio inserendo data e orario nei campi Delivery date e Delivery time e pigiare sul pulsante Schedule campaign. Per approfondire l’utilizzo di MailChimp, ti consigliamo di leggere il nostro articolo MailChimp, la piattaforma per creare la tua newsletter UN PICCOLO GLOSSARIO PER TE Dem: È l’acronimo di “direct email marketing” e comprende le strategie e le tattiche messe in campo per creare e distribuire comunicazioni via email con l’obiettivo di implementare le relazioni tra brand e audience o inviare informazioni e aggiornamenti di natura promozionale. Newsletter: È un messaggio di posta elettronica inviato agli iscritti al servizio di un sito web per aggiornarli su alcune novità.Tone of voice: È il tono di voce che si vuole dare alla comunicazione, in armonica con l’identità del brand

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Link building,
perché è importante per la SEO

Obiettivo di ogni campagna Seo è migliorare il posizionamento di un sito web su Google e su altri motori di ricerca. Fra le tecniche Seo più utilizzate c’è la link building che ha lo scopo di aumentare il trust e l’autorevolezza di un sito web acquisendo link in entrata da altri siti internet. Vediamo insieme di che cosa si tratta, facendo una premessa importante: sulla Seo esistono diverse scuole di pensiero, ma tutti concordano sul fatto che la link building non può assolutamente mancare in una strategia di posizionamento.  I tipi di link  Se vuoi ricorrere a una strategia basata sulla link building, è necessario partire dalla base. Innanzitutto, link è un termine inglese che significa catena, collegamento. È infatti un collegamento ipertestuale tra pagine web che ha l’obiettivo di portare l’utente in una pagina web in cui viene approfondito l’argomento oggetto del link stesso. Un link che ha come pagina di destinazione una pagina che si trova sullo stesso sito web si dice interno, quando la pagina di destinazione è quella di un altro sito web si chiama esterno. Un link esterno che ha come pagina di destinazione una home page viene definito surface link. Se usato per linkare una qualunque pagina interna, viene chiamato invece deep link. Molto importanti sono i link ricevuti da una pagina web, definiti link in entrata oppure backlink. Che cos’è la link building Per ottenere posizionamenti importanti è fondamentale ricevere link da siti autorevoli, ma ricevere link spontanei non è un gioco da ragazzi. Proprio per questo motivo, la link building è importante. Come già anticipato, si tratta di una tecnica Seo di ottimizzazione off site attraverso la quale puoi costruire un profilo di backlink, con l’obiettivo di aumentare l’autorevolezza dell’intero sito web. E i risultati ci sono? Sì, se fatta in modo corretto e il sito web ha dei contenuti di ottima qualità. Il link è di vitale importanza per un sito web. Senza questo lo spider non riuscirebbe a navigare su internet e scoprire nuovi contenuti e siti web per arricchire il database del motore di ricerca. Ne consegue che un sito web senza link in ingresso da un altro sito web è  invisibile in quanto lo spider non avrebbe modo di scoprirlo. Per tale motivo, Google mette a disposizione strumenti come la Search Console per indicare l’esistenza del sito e di nuove pagine web tramite il submit della sitemap XML. A che cosa servono i link per Google? Fra le altre cose, occorrono al motore di ricerca per scoprire risorse sul web; disegnare una mappa di internet; individuare relazioni tra siti web; ottenere suggerimenti sui contenuti; capire quale sito web è più popolare; capire quale sito web è più importante per un preciso argomento. Come sono posizionati i link in una pagina web Header, contenuto, footer e sidebar sono le sezioni che compongono una pagina web. L’header è la parte che sta in alto a tutto e dove in genere viene inserito il menu di navigazione del sito web. Insieme a footer e sidebar contiene i link che per la maggiore si ripetono su tutto il sito Nella sidebar in genere sono inseriti i link interni contestuali alla pagina visualizzata. Nel footer, invece, i link a pagine  meno importanti per l’utente che naviga il sito come la pagina privacy o link istituzionali come quelli alla pagina chi siamo. La sezione contenuto è la parte che ospita il testo della pagina. Poiché l’obiettivo del link è quello di dare un approfondimento al lettore, questa è la sezione più indicata per inserire link esterni. Il link assume più o meno importanza in base alla sua collocazione all’interno della content area. In particolare, se un link è posizionato nella parte più alta della content area, ha un valore maggiore, un link deve essere ben visibile e distinguersi dal restante testo della pagina; se un link si trova in una lista, ha maggior valore se è tra i primi elementi; i link testuali hanno un valore maggiore dei link da immagini; se il testo che si trova prima e dopo il link è rilevante allora anche il link assume un valore più alto. Che cosa è il PageRank  Il PageRank, o PR, è un algoritmo di Google che assegna un peso numerico in scala logaritmica da 1 a 10 ad ogni pagina web, in base al numero di link in ingresso e della loro qualità. Questo significa che più una pagina ha PageRank alto e maggiore sarà la sua importanza all’interno dell’indice del motore di ricerca. In passato PageRank è stato l’unico parametro usato per determinare il posizionamento di una pagina web su Google. Oggi invece sono diversi i fattori di ranking che influiscono sul posizionamento e i backlink in questo senso hanno un valore centrale. La quantità di PageRank che una pagina web può trasferire attraverso un link è nota come link juice, vale a dire il valore (succo/juice) che la pagina ha acquisito grazie a tutti i link ricevuti.  Tecniche di link buildingFra le tecniche di link building che puoi usare per potenziare la tua strategia SEO e provare a migliorare il posizionamento del tuo sito per ottenere più traffico, c’è la creazione di contenuti ricchi di qualità e creatività che attirano link. Devi essere bravo a realizzare contenuti che catturino l’attenzione, perché quello che scriverai sarà la motivazione che spingerà un’altra persona a regalarti un link. Puoi sfruttare anche il principio di reciprocità, linkando altri blog. Infatti se i blogger notano del traffico in ingresso da un nuovo sito, potrebbero essere spinti a vedere di che si tratta. Se hai creato contenuti di qualità, i blogger non esiteranno a linkarti.  Se conosci una persona influente nel tuo settore, puoi anche proporgli una collaborazione attraverso un’intervista. Puoi inviare la lista di domande, organizzare le risposte in un articolo e poi inviare il “pezzo” che hai scritto all’intervistato per metterlo a conoscenza che il contenuto è online. Con ogni probabilità, l’intervistato condividerà il tuo articolo e ci sono buone possibilità che lo collegherà con un link a qualcuno dei suoi post. Altra tecnica molto utile è quella di fare rete con i

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