La “condivisione dei ricavi” è il concetto su cui si basa l’affiliate marketing, parte integrante dell’advertising online. In particolare, il marketing di affiliazione permette ai publisher di guadagnare commissioni sulle vendite effettuate a partire dalla promozione di prodotti o servizi dei merchant (advertiser) partner. Entrambe le parti possono contare su diverse garanzie: trasparenza, misurabilità dei ritorni sugli investimenti e un modello di pagamento basato solo sui risultati ottenuti. 

Affiliazioni dirette e network di affiliazione

Se sei interessato all’affiliate marketing, prendi nota delle cose più importanti che devi sapere per incrementare il tuo business online. Già abbiamo detto che il marketing di affiliazione è una tipologia di investimento pubblicitario che prevede il pagamento di una commissione da parte dell’azienda che vuole promuovere i suoi prodotti o servizi all’affiliato sulla base dei risultati generati. L’azienda che decide di aprire un programma di affiliazione, o una campagna di affiliazione, pagherà all’affiliato una commissione  sui risultati generati. Ma quali sono questi risultati? Vendite (campagne CPS, Cost per sale); lead (contatti, campagne CPL, Cost per lead); azioni (campagne CPA, Cost per action, ad esempio il download); installazione software/app (campagne CPI, Cost per install). Altra tipologia di campagna in affiliazione è quella in Revenue Share, ossia in “Condivisione dei guadagni” che prevede una commissione ricorrente per la vendita di un prodotto o di un servizio in abbonamento.  Se decidi di lavorare con l’affiliate marketing puoi iscriverti direttamente ad un programma di affiliazione (affiliazioni dirette) oppure all’interno di un network di affiliazione, in cui sono presenti varie campagne e vari inserzionisti.

Come funziona l’affiliate marketing: la promozione

Il numero di aziende che decide di aprire un programma di affiliazione è in crescita. Ciò permette  a chiunque di iscriversi  e quindi di guadagnare promuovendo i propri prodotti o servizi in diversi modi. Ci sono gli influencer che promuovono tramite i loro account social, i blogger tramite contenuti pubblicati sui loro blog, gli YouTuber tramite video e recensioni su YouTube, gli affiliate marketer con il paid advertising, ossia la pubblicità a pagamento. Nel caso in cui  decidessi di fare affiliate marketing utilizzando il traffico a pagamento, ossia la pubblicità a pagamento, da affiliato dovrai investire per acquistare traffico da una “traffic source”:  Google (attraverso Google Ads), Facebook (attraverso Facebook Ads), YouTube (attraverso Youtube Ads), il Native (attraverso piattaforme come Outbrain e Ligatus).

Come fare affiliate marketing: step by step

Per prima cosa, se sei un aspirante affiliato, devi iscriverti ad un network di affiliazione o ad un programma di affiliazione. In sostanza dovrai scegliere una delle offerte disponibili; richiedere l’approvazione alla promozione della campagna (dopo aver letto termini e condizioni, tipologia di traffico accettato, termini di pagamento); creare dei contenuti (nel caso in cui tu voglia lavorare con la SEO e il traffico organico) o delle creatività (banner, selezione di immagini, scelta del testo da utilizzare, landing page) da utilizzare per la promozione dell’offerta; creare la campagna pubblicitaria sulla traffic source selezionata; valutare l’andamento delle campagne; stoppare quelle in perdita e scalare quelle in profitto.

Dall’advertiser al media buyer: i protagonisti dell’affiliate marketing

Una volta capito come funziona il mondo del marketing di affiliazione, è necessario capire quali sono le figure, e dunque i rispettivi ruoli, che lavorano in questo mondo. C’è l’advertiser (merchant), colui che vuole vendere prodotti oppure servizi (esempio: un gestore telefonico che vuole vendere abbonamenti  telefonici per la linea fissa/mobile). C’è poi l’affiliato (publisher), che cerca “offerte” e “campagne” da promuovere tramite varie fonti di traffico (Facebook, Google, Native, Traffico Pop, SEO, Siti Internet, Blog, Portali). La figura dell’affiliate network (network di affiliazione) si pone fra l’affiliato e l’advertiser e solitamente raccoglie affiliati e inserzionisti. L’affiliate manager, invece, lavora per un network di affiliazione e che cura i rapporti fra affiliati e network e fra affiliati ed inserzionisti. Infine, c’è il media buyer, il professionista che si occupa di acquistare spazi pubblicitari e di gestire l’acquisto di pubblicità tramite le varie traffic sources.

Il ruolo dell’affiliate network è importante perché il network fa in qualche modo da garante per tutte le parti: regola i rapporti con l’advertiser e si occupa di gestire la parte commerciale e amministrativa e al tempo stesso regola i rapporti con i publisher, verificando che siano rispettate le linee guida e i termini e condizioni delle campagne.


Come guadagna un affiliato

Un affiliato guadagna  per le conversioni generate: per la compilazione di moduli di contatto / richiesta informazioni (lead), per la vendita di un prodotto o di un servizio, per l’installazione di un software o di una app. Oltre alle traffic sources un affiliato può inoltre guadagnare attraverso gruppi Telegram, gruppi Facebook, DEm (Direct Email Marketing. Se sei un publisher, tramite un programma di affiliazione, potrai dunque monetizzare il traffico del tuo sito,  promuovendo i prodotti di un brand sulla tua pagina web, pur non essendo una piattaforma eCommerce e non vendendo alcun prodotto. In che modo? Dando visibilità a questi prodotti attraverso la promozione. Aderendo a programmi di affiliazione, cioè diventando un affiliato, hai la possibilità di avere a che fare con una gamma di merchant molto ampia e selezionare quindi gli advertiser più adatti ai tuoi contenuti e di diversi settori di appartenenza: retail, travel, telecomunicazioni, settore dei servizi e finanziario.

Aderire a un network di affiliazione: i vantaggi

Sono davvero tanti i merchant che decidono di aprire un programma di affiliazione con uno dei network specializzati. L’affiliazione è una tipologia di advertising che non comporta grandi rischi e conseguenti perdite, poiché si basa, in modo esclusivo, sulle performance ottenute, vale a dire su un modello a CPA (cost per acquisition). In molti mercati, un programma di affiliazione contribuisce ad aumentare in maniera considerevole le vendite di un e-commerce, incrementando in media di più del 30% delle transazioni online. Si tratta dunque di una grande opportunità per le aziende che vogliono estendere il loro business fuori e dentro i confini nazionali, mediante questo canale.

UN PICCOLO GLOSSARIO PER TE

CPS (Cost per sale): È il costo pagato per ogni vendita generata da un annuncio online o da un link di affiliazione.

CPL (Cost per lead): È il costo per il completamento di una form o di una sottoscrizione ad una newsletter. 

CPA (Cost per action): Molto utilizzato nell’affiliate marketing, permette di pagare una percentuale o un prezzo fisso al completamento di un’azione definita (click, registrazione, vendita). 

CPI (Cost per install): Indica il costo per ogni singola installazione della propria app mobile sui vari canali utilizzati.

Landing page: Pagina di atterraggio web, che ha lo scopo di promuovere una call-to-action specifica, che sia l’acquisto di un servizio, l’iscrizione alla newsletter, la richiesta di contatto. Di solito si raggiunge in seguito ad una campagna di web marketing: un annuncio AdWords, un’inserzione a pagamento su Facebook o anche una campagna di email marketing.

Traffic source: È il dettaglio di provenienza del traffico che arriva nel tuo sito web (o app)