Oggi le aziende riconoscono l’importanza degli hashtag come strategia di marketing digitale, per far sì che i loro contenuti siano visti dal maggior numero di utenti del web e diventino virali. Bisogna abbandonare l’idea che il tutto avvenga nell’immediato, ci vuole tempo e pazienza affinché un hashtag garantisca il raggiungimento di più persone. Vediamo insieme come funziona questo mondo. 

I vantaggi degli hashtag 

Gli hashtag sono etichette, da hash che significa “cancelletto” e tag che significa “etichetta”, utilizzati sui social media per facilitare la ricerca di un argomento o di un determinato contenuto. Da semplice strumento di ricerca, però, con il tempo gli hashtag sono diventati importanti veicoli di marketing utilizzati dalle aziende per creare conversazioni sul proprio brand e campagne di marketing, dai professionisti per mostrare i propri contenuti, dai singoli per scoprire nuove tendenze, identificarsi in una community e collegarsi ai propri interessi. Esistono diversi tipi di hashtag: i Branded Hashtag costituiti dal nome dell’azienda o di un prodotto, oppure di una campagna di marketing; i Community Hashtag che identificano un interesse comune ad un gruppo di utenti; quelli più generici, creati per raggruppare contenuti virali per essere utilizzati il più possibile dagli utenti. Ricordati che è necessario usare in modo corretto gli hashtag perché può aiutarti a migliorare la visibilità dei tuoi contenuti. Utilizzali in modo responsabile, senza esagerare perché troppi in un post potrebbe penalizzare il tuo posizionamento. In conclusione, gli hashtag servono a semplificare la ricerca di contenuti; aiutare gli utenti di Internet a trovare i contenuti; tenere traccia delle conversazioni; migliorare la visibilità dei post; raggruppare e facilitare il tracciamento degli argomenti. 

Gli hashtag e le piattaforme

Sapevi che gli hashtag sono nati su Twitter? Su questo social sono utilizzati per raggruppare gli argomenti di tendenza all’ordine del giorno (trending topics). Sulla sidebar sono mostrati gli hashtag più popolari del momento. Puoi anche cercare un hashtag nell’apposita barra di ricerca dove potrai  scegliere l’opzione “Top” che mostra i post più rilevanti e popolari (anche di utenti che non segui); “Tutto” che ti mostra tutti i tweet che stanno usando l’hashtag in tempo reale mentre “Gente che segui” mostra i risultati legati agli utenti che segui. Se vuoi approfondire l’argomento, puoi leggere l’articolo Twitter for business, come aumentare la popolarità del tuo brand. Su Facebook gli hashtag non hanno riscosso particolare successo. Tuttavia, anche su questa piattaforma possono trovare utilità. Se clicchi su un hashtag, sarai condotto ad una pagina che elenca tutti i risultati più rilevanti che contengono l’hashtag usato. Utilizzane uno, massimo due di tipo branded, per identificare la tua attività. Su Instagram, invece, gli hashtag possono davvero fare la differenza, perché ti permettono di raggiungere nuovi pubblici. Puoi usarne fino a 30 per ogni post, ma un numero alto può penalizzare il posizionamento. Hai anche la possibilità di seguire tutta una lista di hashtag attinenti al tuo brand proprio come se si trattasse di un profilo e questo può esserti utile a scoprire quali sono le tendenze di settore. Nella story di Instagram l’hashtag ti permette di far scoprire il tuo account a chi ancora non ti segue: se coinvolgente il tuo contenuto comparirà nella parte superiore della pagina che riporta i risultati di ricerca del tag menzionato. Puoi anche creare da solo un hashtag, usando il nome della tua attività o legando l’hashtag ad una campagna o prodotto da te promosso o venduto. Approfondisci l’argomento con la lettura del nostro articolo Instagram Ads, come funziona la pubblicità sul visual socialNon tutti sanno che anche su LinkedIn gli hashtag sono un valido strumento per dare visibilità ai post. Sono stati introdotti nel 2018, in ritardo rispetto ad altre piattaforme, e si muovono in un modo diverso rispetto al tradizionale. Essendo infatti LinkedIn una piattaforma professionale, è importante che gli hashtag si mantengano su questo tenore. Ti consigliamo la lettura del nostro articolo LinkedIn, come funziona il social dedicato al mondo del lavoro Se invece vuoi utilizzare al meglio gli hashtag su Pinterest sappi che prima di pubblicare un nuovo contenuto dovrai fare una ricerca per capire dove posizionarlo e quali sono gli hashtag migliori da mettere in descrizione. Non solo è importante sapere come usare gli hashtag su Pinterest ma anche quanti se ne possono usare: il centro assistenza consiglia di non inserirne più di 20. In generale vanno inseriti alla fine della descrizione, puoi anche utilizzarli all’interno del tuo contenuto ma senza esagerare.

IL GLOSSARIO DELLA HASHTAG STRATEGY

Branded Hashtag: 
Sono hashtag costituiti dal nome dell’azienda o di un prodotto, oppure di una campagna di marketing (es: #cornettoalgida #lapuntadicornetto).
Community Hashtag: Identificano un interesse comune ad un gruppo di utenti (es: #igers)
Hashtag: Gli hashtag sono etichette, da hash, che significa “cancelletto” e tag, che significa “etichetta”, utilizzati sui social media per facilitare la ricerca di un argomento o di un determinato contenuto